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Capaccio, lettera di Palumbo ai cittadini: «liberiamoci dalle calunnie»

CAPACCIO PAESTUM. Continua la campagna elettorale bollente in vista del ballottaggio di domenica per le amministrative 2017. Questa volta è Franco Palumbo a rispondere a quelle che definisce calunnie proferite dal candidato a consigliere Vincenzo Patella.

Di seguito riportata integralmente la lettera aperta di Franco Palumbo:


«Cari cittadini,
in questi ultimi giorni stiamo assistendo a una campagna elettorale di intimidazioni, calunnie e diffamazioni. Numerosi sono i manifesti abusivi che sono stati affissi nella città al solo scopo di confondere l’elettorato.

L’ultimo episodio, di questa notte, che vede coinvolte persone completamente estranee alla competizione elettorale, mi costringe a fare chiarezza. Mai avrei immaginato che consiglieri comunali, in caso di elezione di Voza, nonché un marito di una possibile consigliera, già coinvolto e condannato per fatti di grave rilevanza penale, arrivassero al punto di minacciare giovani che si stavano spendendo nel solo interesse di far rispettare la legge.

L’azione politica messa in atto dalla coalizione che mi onoro di rappresentare è volta a smantellare un sistema di malaffare che da troppo tempo coinvolge persone perbene che non riescono a difendersi con le proprie forze. Non ultimo l’articolo di questa mattina sulla prima pagina del quotidiano La Città che vede la gara d’appalto del cimitero comunale coinvolta con la criminalità organizzata dei casalesi.

Numerose imprese di quell’area, purtroppo, hanno vinto gare d’appalto per lavori commissionati dal Comune di Capaccio Paestum e dal Consorzio di Bonifica, oggi commissariato e dove “casualmente” amministravano consiglieri della maggioranza del sindaco Voza.

Il mio impegno pubblico sarà quello di applicare la circolare anticorruzione e far ruotare (non licenziare, ripeto ruotare) i funzionari comunali nei vari incarichi per impedire che condizionamenti e atteggiamenti molto discutibili continuino a minare la vita democratica di un’intera comunità.

Dopo queste dichiarazioni, nei miei riguardi si è scatenato l’inferno, con il tentativo di attribuirmi in modo calunnioso e diffamatorio collegamenti con persone che hanno vicissitudini da chiarire con l’Autorità Giudiziaria. Il sottoscritto continua a interloquire con tutte le persone perbene di questa città, che hanno avuto solo la colpa di ribellarsi al sistema ricattatorio e minaccioso di chi non ha saputo dare sviluppo alla città di Capaccio Paestum.

Non sono sufficienti le scuse del collega candidato Italo Voza e le prese di distanza dagli ultimi avvenimenti, dopo aver verificato e accertato il coinvolgimento dei suoi candidati.

Credo sia necessario che lui in prima persona chiedesse scusa all’intera comunità per il clima violento, messo in atto dal suo team della comunicazione, nonché di prendere le redini in mano in queste ultime ore di campagna elettorale al fine di evitare che atteggiamenti deprecabili come quelli di questa notte si ripetano ancora.

L’impegno solenne che assumo davanti al popolo, in caso di vittoria, è quello di continuare a coinvolgere, anche nella formazione della Giunta comunale, persone che non abbiano nulla a che fare con la criminalità e che il loro certificato penale sia immacolato come quello del sottoscritto».


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