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Capaccio Paestum, domani arriva il commissario: Lo Castro dovrà fronteggiare i conti in rosso

commissario Capaccio Paestum
Il Comune di Capaccio Paestum
commissario Capaccio Paestum

Si insedierà domani il commissario prefettizio incaricato di guidare il Comune di Capaccio Paestum fino alle elezioni della prossima primavera. Si tratta di Davide Lo Castro, 58 anni, funzionario di lunga esperienza proveniente da Roma, che avrà il compito di gestire l’ente in una fase particolarmente delicata.

Il personale comunale è atteso ad accoglierlo nella mattinata di lunedì, quando è previsto un primo incontro conoscitivo prima che il neo commissario avvii ufficialmente il suo lavoro per valutare le condizioni in cui versa l’amministrazione locale come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Capaccio Paestum, il commissario prefettizio e i conti in rosso

Lo Castro, viceprefetto e dirigente dell’Ufficio organizzazione e innovazione amministrativa presso il Dipartimento per l’Amministrazione generale del Ministero dell’Interno, ha maturato un curriculum significativo. In passato, ha prestato servizio presso la Prefettura di Udine ed è stato subcommissario prefettizio a Grottaferrata, esperienze che lo preparano ad affrontare il complesso incarico affidatogli.

La decisione di nominare Lo Castro è stata assunta dal prefetto di Salerno, Francesco Esposito, in accordo con gli uffici del Ministero dell’Interno. La scelta di un uomo di fiducia direttamente da Roma sottolinea la sensibilità della situazione amministrativa di Capaccio Paestum. Il Comune è stato guidato negli ultimi cinque mesi dalla facente funzioni Maria Antonietta Di Filippo, subentrata dopo l’arresto e la successiva sospensione del sindaco Franco Alfieri.

Il commissario dovrà ora procedere con un’accurata verifica della macchina amministrativa, garantendo il corretto funzionamento dell’ente e traghettandolo verso le elezioni primaverili. L’incarico si presenta complesso, considerando le difficoltà economico-finanziarie e le tensioni sociali presenti sul territorio.

Le criticità

Tra le principali questioni da affrontare vi è l’appalto per la pubblica illuminazione, finito al centro dell’inchiesta che ha portato all’arresto di Alfieri. A questo si aggiunge il piano di riequilibrio finanziario approvato poche settimane dopo la sospensione del primo cittadino. Il Comune deve far fronte a un dissesto economico pari a 41 milioni di euro, che ha comportato tagli ai servizi e un aumento delle tasse locali, generando malcontento tra la popolazione.

La situazione è ulteriormente complicata dalla carenza di personale. Alcuni funzionari comunali risultano coinvolti nei filoni investigativi legati all’inchiesta Alfieri. Carmine Greco è stato sottoposto a misura cautelare, mentre Federica Turi, responsabile dell’area manutenzione, ha lasciato l’incarico. A questi si aggiunge la sospensione di Francesco Sorrentino, funzionario del settore finanze e tributi, coinvolto in un’indagine avviata a Cava de’ Tirreni per presunti ammanchi di cassa.

Le polemiche

Per far fronte alle carenze negli uffici comunali, l’amministrazione uscente ha affidato la gestione del settore finanziario a Giuseppe Capozzolo, funzionario del Comune di Agropoli. Una decisione che ha alimentato il dibattito politico locale, poiché Capozzolo è considerato vicino all’ex sindaco Alfieri, circostanza che ha scatenato critiche da parte delle forze di opposizione.

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