Durante il primo consiglio comunale successivo all’arresto del sindaco Franco Alfieri, Maria Antonietta Di Filippo, sindaca facente funzioni di Capaccio Paestum, ha aperto la seduta con un messaggio di determinazione e solidarietà. “Mai paura, siamo forti, soprattutto per la persona che abbiamo conosciuto e che ha dato prestigio al nostro territorio”, ha dichiarato Di Filippo, sottolineando l’unità e la coesione della squadra amministrativa in un momento così delicato come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Capaccio Paestum, solidarietà ad Alfieri in consiglio comunale
La sindaca ha espresso vicinanza alla famiglia Alfieri e ringraziato i dipendenti comunali per il loro supporto, evidenziando come l’amministrazione intenda proseguire il lavoro avviato da Alfieri. Ha poi lanciato un appello alla magistratura, invitandola a valutare con attenzione le dinamiche amministrative: “Sappiamo che l’immunità politica non esiste, ma vi chiediamo di interpretare correttamente le decisioni prese. L’amministrazione opera in un contesto complesso, e a volte certi atti possono sembrare inopportuni, ma ogni decisione avrà conseguenze sulla comunità”. Di Filippo ha concluso ribadendo la fedeltà all’ex sindaco: “Finché Franco Alfieri sarà il lavoratore, il politico, il sindaco, noi continueremo il suo operato, qualunque sia il costo”.
Sul fronte opposto, l’opposizione ha assunto una posizione decisamente critica. Emanuele Sica, unico consigliere di opposizione, ha chiesto con fermezza le dimissioni immediate di Alfieri: “A una settimana dal suo arresto, è necessario che Alfieri faccia un passo indietro per permettere alla città di superare questa crisi”. Sica ha inoltre accusato la maggioranza di nascondere la grave situazione economico-finanziaria del Comune, segnalando un disavanzo milionario e una crisi già nota da febbraio 2024, ma tenuta nascosta fino a dopo le elezioni.
Anche Carmine Caramante, già candidato sindaco e noto oppositore di Alfieri, ha criticato la gestione della giunta: “Con il sindaco in carcere, si continua a tenere il consiglio comunale. È una situazione paradossale, tanto da proporre la riapertura dei manicomi”. Caramante ha inoltre evidenziato la violazione delle quote di genere, poiché la giunta è composta da quattro membri, di cui solo una donna, e ha richiesto la nomina immediata di un’altra assessora per rispettare la normativa.