CAPACCIO. Alla missiva inviata dalla minoranza consiliare al Comune di Capaccio al sindaco Italo Voza, inerente i rapporti dei dipendenti comunali con la stampa, riceviamo e pubblichiamo la replica del vicesindaco Nicola Ragni (foto).
“A persone con la mente non offuscata dal risentimento e dall’unico intento di delegittimare la mia persona agli occhi del Sindaco, dei dipendenti comunali e dei cittadini, non perdendo alcuna occasione per screditarmi ed attaccarmi, la lettera indicata nell’oggetto non avrebbe suscitato alcuna reazione scomposta, come quella avuta dai consiglieri di opposizione, in quanto l’invito da me fatto, in qualità di Assessore al Personale, era anche superfluo, essendo già previsto per legge cosa possano fare o non fare i pubblici dipendenti. La mia lettera-invito concludeva dicendo, però, cosa volutamente sottaciuta dagli scriventi consiglieri di opposizione, che alcune dichiarazioni spettano esclusivamente alla politica. Stava a significare, per chi avesse voluto intendere senza riserve mentali, che era innaturale ed illogico fare dichiarazioni politiche da parte di chi non ricopre alcuna carica politica.
In altre parole: a ciascuno il suo compito. Il resto del contenuto della lettera dei consiglieri di opposizione, poi, non è nemmeno da prendere in considerazione: fedeltà alla linea politica della giunta, sapore dell’intimidazione o del bavaglio, terrorismo psicologico, danni alla condizione psicofisica dei dipendenti , mancanza di trasparenza, richiamo al fascismo ed altre stupidaggini simili, solo farneticazioni mentali e cialtronerie politiche.
La cosa che voglio sottolineare, invece, è il fatto che io sono, tra le altre cose, Assessore al Personale e posso dichiarare che questo è l’incarico che prediligo all’interno delle deleghe assegnatemi e che ricopro con grande orgoglio, in quanto ritengo di essere amico e, soprattutto, benvoluto dalla maggior parte dei dipendenti comunali con i quali mi confronto giornalmente sulle problematiche che li riguardano e nessuno di loro, e sottolineo nessuno, ha avuto nulla a che ridire sull’invito rivolto ad alcuni di loro attraverso la mia lettera.
Il continuo tentativo, poi, di mettermi contro il Sindaco, portato avanti con pervicacia anche attraverso internet, è, francamente, ridicolo ma io ne comprendo bene il senso e le motivazioni politiche. Ogni Assessore,però, gode di una propria autonomia nell’ambito delle sue deleghe e delle sue funzioni e deve dar conto solo al Sindaco che è il capo dell’Amministrazione e a nessun altro.
Ridicolo anche il richiamo ai sindacati i quali bene conoscono il comportamento di questa Amministrazione comunale. Nessun inaudito attacco alla libertà di opinione, quindi, ma solo il rispetto dei ruoli. Ruoli che i dipendenti comunali svolgono con dedizione, professionalità ed anche amore verso questa Amministrazione comunale e questo Sindaco che di tutto potranno essere accusati ma non certamente di vessare i dipendenti comunali nelle loro azioni”.
Leggi la missiva: http://salerno.occhionotizie.it/notizie-dal-territorio/capaccio-minoranza-dipendenti-rispettino-codice-no-a-bavagli-che-ledono-trasparenza/