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Capaccio, uomo rinvenuto senza vita in un rudere di Gromola

CAPACCIO PAESTUM. Affetto da tubercolosi, muore in un rudere abbandonato di Gromola stroncato da un infarto.

Dramma della povertà e della solitudine a Capaccio Paestum, dove nel tardo pomeriggio di ieri, un cittadino di nazionalità rumena, Mihaita Imbrea di 46 anni, è deceduto a seguito di un arresto cardio-circolatorio. L’uomo, nullafacente e da anni ammalato di tbc, è stato rinvenuto privo di vita all’interno di un vecchio deposito dismesso, a pochi metri dal locale campo sportivo, peraltro con un muro perimetrale crollato che lo lasciava alle intemperie: un tugurio, in pessime condizioni igienico sanitarie, che ha scosso anche soccorritori e militari dell’Arma.

Allertata dalla compagna, anche lei affetta da tisi, sul posto è giunta l’ambulanza medicalizzata dell’Asi di Piazza Santini, la cui equipe non ha potuto fare altro che constatare il decesso.

Sul luogo sono giunti i carabinieri della Stazione di Capaccio Scalo, che hanno informato il magistrato di turno presso la Procura di Salerno, il quale ha disposto l’esame esterno sulla salma a cura del medico legale, il quale ha appurato la morte per infarto.

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