Assolti con formula piena perché il fatto non sussiste.
Così si è espresso il Tribunale di Vallo nei confronti di cinque militari della guardia costiera, un carabiniere e un armatore accusati a vario titolo, in concorso fra loro, di favoreggiamento, segnalazioni prima dei controlli e violazione del segreto d’ufficio.
Soon i risultati, come riporta Il Mattino, di un’indagine avviata dalla capitaneria di porto di Salerno nel 2012, dopo un’altra indagine relativa ad una maxi truffa agli enti previdenziali che portò all’arresto di 9 persone e che culminò nel coinvolgimento degli ufficiali e sottufficiali.
Secondo le accuse gli imputati avevano svelato segreti d’ufficio avvisando un armatore di un’ispezione che Inail e Inps stavano per fare in merito allo sbarco per malattia di alcuni marittimi da una motonave di sua proprietà.
La sentenza
Cadute tutte le accuse della Procura di Vallo a carico del contrammiraglio Oreste Pallotta, già comandante del Compartimento marittimo di Salerno ed ex comandante in seconda della Capitaneria della Campania, ora in pensione; Roberto Pagnozzi, ex comandante dell’Ufficio marittimo di Acciaroli; Francesco Rossi, ex capo della sezione di polizia marittima di Palinuro; il sottufficiale Raffaele Taddeo di Capaccio Paestum, già comandante della delegazione marittima di Casal Velino, il sottocapo Francesco Peluso che prestava servizio ad Acciaroli; il brigadiere Sabatino Leo in servizio alla stazione di Acquavella, ora in pensione, e l’armatore Rocco Mega di Santa Marina. A difendere gli imputati i legali Maldonato, Tajani, Natale, Cafaro e Palazzo.