Carta d’identità elettronica genera malcontento a Eboli.
EBOLI. La realizzazione della nuova carta d’identità elettronica prevede un costo economico, un costo che, ovviamente, genera malcontento e rabbia trai cittadini del Comune della Piana del Sele.
Dal 4 settembre scorso, Eboli, in ottemperanza alle direttive ministeriali, è uno dei 29 comuni campani che, secondo quanto riporta lacittàdisalerno, si è attrezzato per l’emissione della nuova Carta di Identità Elettronica, uno dei primissimi in provincia di Salerno.
È stata anticipata così l’entrata a regime della direttiva prevista entro il 2018 per tutti i comuni italiani. Il costo di questa nuova carta d’identità, però, ha fatto andare su tutte le furie molti cittadini ebolitani: 22 euro e 69 centesimi, escluse le fotografie, sembra davvero tanto ed è un vincolo che ha scatenato un a nuova polemica.
Pochi giorni fa il primo cittadino, Massimo Cariello, aveva annunciato l’innovazione, affermando che Eboli è tra i primi comuni italiani a rilasciare il nuovo documento, più innovativo e più comodo. La nuova carta d’identità avrà la stessa funzione di quella attuale, sarà quindi un documento di riconoscimento, ma anche un documento con cui sarà possibile viaggiare nella Comunità Europea e nei paesi con cui lo stato italiano ha sottoscritto specifici accordi, inoltre, avrà livelli di sicurezza maggiori rispetto a quello precedente.
Ma, tempo qualche giorno e sono cominciati i primi problemi.
Considerando i costi della precedente carta d’identità, la nuova sembra davvero troppo onerosa per gli ebolitani, costretti però ad accettare mal volentieri il provvedimento, visto che il vecchio documento cartaceo non si rilascia più.
Rabbia per alcuni, delusione ed umiliazione per altri che, non potendo impiegare l’intera somma, hanno voltato le spalle ai dipendenti dell’ufficio anagrafe e sono andati via.
Tecnicamente, il documento non verrà più rilasciato dal Comune, ma verrà spedito in pochi giorni dall’istituto Poligrafico e Zecca dello Stato all’indirizzo indicato dal cittadino. Ovviamente, molti dovranno fare i conti con Poste Italiane e gli uffici postali ebolitani che sembrano essere restii a fare consegne in zone come il centro storico, come segnalato da alcuni residenti, dove sono sei mesi che non viene recapitata la posta, salvo se pagata con la formula “seguimi”.
La stangata dettata dall’innovazione ha creato una sorta di spaccatura tra gli ebolitani: tra chi ha accettato la novità, chi non ha ancora nessuna intenzione di procedere con questa innovazione e chi non sa se gli verrà mai recapitato il nuovo documento.