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Castel San Giorgio, espropri in area Peep: stangata da 400mila euro

Stangata da 400mila euro per il Comune di Castel San Giorgio, legato agli espropri nell’area Peep: i dettagli di un debito risalente agli anni addietro.

400mila euro di debiti per gli espropri in area Peep

Dopo tredici anni arriva un’altra tegola sull’amministrazione Lanzara. Altri 400mila euro circa di debiti fuori bilancio per gli espropri per la zona Peep di Lanzara (attuale via Marco Pittoni) decisi dal Tar per le indennità ai proprietari dei suoli.

La storia, iniziata nel lontano 1979 ebbe una svolta radicale tra il 2004 e il 2006 tra la prima e la seconda amministrazione guidata all’epoca da Andrea Donato.

Per realizzare un complesso di cooperative edilizie in base a condizioni agevolate bisognava effettuare una strada di accesso alle aree. Quelle aree per la strada di accesso erano private e l’amministrazione decise di espropriarle nonostante l’opposizione dei cittadini.

Va aggiunto, anche, che in origine quella strada doveva servire anche a decongestionare dal traffico la frazione di Lanzara prevedendo una immissione su via Riccardo Ciancio all’altezza della frazione di Fimiani. Ma quella strada già all’epoca dovette fermarsi molto prima perché mentre sugli elaborati tecnici la strada risultava inspiegabilmente libera, nella realtà vi era stata realizzata una casa abusiva proprio sulla sua uscita e anche condonata dal comune che aveva “dimenticato” di aggiornare le mappe.

Ma c’è di più. Erano proprio le cooperative di edilizia economica e popolare a far parlare di loro per molto tempo in quel periodo. La legge 167, infatti, prevedeva che i terreni potevano essere espropriati e destinati a zona Peep se almeno dotati di strade di accesso, e sottoservizi. In quella zona non vi era la strada di accesso, non vi era ca, non vi erano fogne ma furono ugualmente destinate ad insediamento delle cooperative.

E oggi i nodi vengono tutti al pettine. Il Tar con una sentenza ha deciso che il Comune deve ancora ai proprietari dei suoli, a titolo di risarcimento, altri circa 400mila euro. Una somma ovviamente prevedibile data la confusione creata in quegli anni ma che nonostante la sua prevedibilità non è mai stata inserita nei bilanci neanche in parte.

Fatto sta che Donato prende possesso dei suoli realizza la strada, fa partire i lavori delle cooperative e realizza pure i sottoservizi e l’illuminazione, inaugurata cinque anni dopo dall’amministrazione Longanella. Donato deve fermarsi solo davanti a quella casa abusiva, o ex abusiva, e la via Marco Pittoni non riesce a trovare uno sbocco su via Ciancio.

Per gli espropri invece, la pratica va avanti. I proprietari dei suoli ricorrono ai giudici amministrativi e come era prevedibile questi ultimi danno loro ragione. E ora al sindaco Lanzara non resta che da pagare così come ha già dovuto pagare altrettanti 400mila euro per la caserma dei carabinieri, per qualche parcheggio, per il teatro comunale e per altre strade.


Francesco Maria Bevilacqua

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