CASTEL SAN GIORGIO. Non potrà festeggiare il suo compleanno con zii e cuginetti perché la legge non lo consente. È la triste storia di un bimbo originario di Nocera Superiore, ma anche un po’ di tutti i figli di genitori divorziati.
Alla festa di compleanno organizzata dal suo papà – racconta il Mattino – all’interno di una piccola sala messa a disposizione dai servizi sociali del Comune di Castel San Giorgio, non potrà esserci nessun altro parente paterno perché il Comune ha respinto l’istanza del padre del piccolo, autorizzando l’ingresso alla struttura «solo ed esclusivamente al genitore e, in via eccezionale, ai nonni paterni».
La storia
È un padre disperato quello che, da ormai 3 anni, sta lottando per il riconoscimento del suo diritto alla paternità, diritto che gli viene costantemente negato da quando, appena sei mesi dopo la nascita del bambino, la moglie lo lasciò attraverso un telegramma in cui, andando via con il figlio, gli diceva che avrebbe potuto vederlo tutte le volte che voleva. In realtà non è mai stato così perché la donna, già rinviata a giudizio all’esito di due distinti procedimenti, con l’accusa di mancata esecuzione di un provvedimento emesso dal giudice civile concernente l’affidamento di minori, gli ha sempre impedito di vedere il suo bambino.