CASTELLABATE. Il tema dell’immigrazione risulta essere molto caldo durante questa durissimo periodo storico che la nostra penisola sta affrontando in tal senso. Così, in questa situazione di emergenza, i sindaci dei comuni cilentani, fanno quello che possono per fronteggiare l’ingente quantitativo di richiedenti asilo e di clandestini presenti sul territorio.
Ci sono molti comuni che stanno decidendo se aderire o meno allo “Sprar”, ovvero il sistema d’accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati, messo in piedi dal Ministero degli Interni per questa epocale emergenza. Alcuni hanno già aderito a questa manovra altri no, in merito a ciò, la presa di posizione del sindaco di Castellabate, Costabile Spinelli, sembra essere chiara, netta e concisa, infatti, ai microfoni di “Radio Alfa”, ha già avuto modo di spiegare che per il comune la misura è netta e colma: «La mia contestazione è rivolta alle modalità con cui questo fenomeno viene gestito, impiegando risorse, impiegando danari e creando solamente un business intorno a questo problema del fenomeno dei migranti, ribaltando tutto nelle mani dei sindaci e dei Comuni, che sono l’ultimo baluardo, l’ultimo confine a confronto con i cittadini, che sono esposti e devono dare risposte: in termini di sicurezza, in termini i erogazione di servizi, ai propri cittadini. E lo stato, in questo caso, ho l’impressione che, invece che aiutarli, invece che essere loro vicino e dare risposte ai cittadini, scarica, ribalta sugli enti locali e in questo caso sui sindaci, un’ulteriore problema…».