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Cava de’ Tirreni, l’imminente sfratto di una donna dalla casa popolare: pagherà un bimbo di 7 anni

Si tratta di una storia italiana, una storia di questa Italia affetta di una malattia burocratica che non ha fine. Un caso, uno dei tanti insomma, uno di quelli che viene spesso e volentieri dimenticato dai più, è quello di una madre di Cava de’ Tirreni raggiunta da un imminente sfratto presso una casa popolare da parte del Tribunale del Capoluogo salernitano. La donna ha a carico un bimbo di 7 anni, una delle prime vittime di questo dramma.

Imminente sfratto, a pagare è un bimbo di 7 anni

Stando a quanto riportano le indiscrezioni, il legale Filomena Vitale (avvocato della famiglia Porpora, ovvero di colei che ha subito lo sfratto) in merito alla vicenda dichiara quanto segue: «Vorrei ricordare ai vertici del Comune di Cava de’ Tirreni che siamo di fronte ad una sentenza di primo grado» eh già, perché il provvedimento e scattato dal Tribunale di Salerno e coinvolge un bimbo che «si ritroverà sfrattato prima ancora che si pronunci il Tribunale civile» tuona Vitale.

Se verrà sfrattata, la moglie di Porpora rischierà di perdere anche l’affidamento del figlio e – senza alcun alloggio – il Tribunale dei Minori potrebbe separare madre e figlio, una scelta dolorosissima. L’avvocato Vitale preannuncia una furente battaglia e dichiara di voler impugnare il provvedimento comunale. La lentezza della burocrazia rischia così di danneggiare una donna incensurata e il suo piccolo.

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