Paura a Cava de‘ Tirreni per il crollo del soffitto della chiesa del cimitero: tragedia sfiorata ma il caso tiene banco. È successo nella notte tra martedì e mercoledì.
Cimitero di Cava de’ Tirreni: crolla il soffitto della chiesa
Poteva essere una strage. Fortunatamente al momento del crollo l’edificio sacro era vuoto. Sono crollati circa tre metri cubi di materiale edilizio nella notte tra martedì e mercoledì scorso a causa delle forti piogge, una caduta da circa otto metri che ha sfasciato banchi e pavimento al momento dell’impatto.
La chiesa del cimitero civico di Cava de’ Tirreni da anni presentava criticità strutturali importanti derivate da infiltrazioni d’acqua profonde, una situazione che le abbondati piogge notturne hanno peggiorato fino al crollo scoperto dai fedeli la mattina di mercoledì, intonaci e mattoni che potevano costare la vita a qualche fedele; nonostante le richieste di intervento al Comune nessuno ha provveduto, tant’è che ci sono voluti i vigili del fuoco allertati dal cappellano a chiudere l’edificio.
C’è chi testimonia che gli uffici comunali erano a conoscenza della situazione già da parecchio tempo ma nessuno ha provveduto ad intervenire. La solita dimenticanza che mette a rischio la salute dei cittadini.
I fatti denunciati dalla coordinatrice provinciale e segretaria cittadina del MoVimento Verde, Lia Giordano: «E’ una vergona, tralasciando le condizioni di incuria in cui versa il cimitero quest’ultimo episodio mette il sigillo ad una amministrazione che non sa far altro che trincerarsi dietro la nomea dei bravi ragazzi – continua Lia Giordano – lo saranno anche, ma quanta disattenzione, quanto disamore per la cosa pubblica, per i propri cittadini. Poteva scapparci il morto, oggi poteva essere una giornata di lutto cittadino. fortunatamente non lo è visto che è accaduto tutto nella notta, ma a vedere i danni la questione preoccupa, come tutta la gestione della città. Ormai questa amministrazione ha dimostrato le sue incapacità – conclude – è il momento di prendere atto di ciò e tirare la somma. Non si può più andare avanti così, proclami e nulla di fatto. Sono pericolosi per loro stessi e per gli altri, speriamo che non cadano altre tegole sulla cittadinanza».
E dire che l’ufficio tecnico sul posto c’è stato, i controlli sono stati fatti. «niente di grave» sarà stato detto, eppure anche questa volta qualcosa è crollato, negligenza o poca attenzione nei controlli? Ancora una volta una triste vicenda, fortunatamente senza ripercussioni che sintetizzano lo stato dell’arte della città.