Dolore ai funerali di Annabella Benincasa, la pianista ora 49enne morta nella serata di mercoledì 24 aprile all’ospedale di Cava de’ Tirreni dopo 14 anni di coma dopo essersi sottoposta, nel 2010, ad un intervento al seno. Ad ufficiare le esequie nel pomeriggio di ieri, presso la chiesa di Santa Maria dell’Olmo, è stato il parroco (e parente della vittima) Lorenzo Benincasa.
Cava de’ Tirreni, i funerali di Annabella Benincasa
Tantissimi i presenti che si sono raccolti, nonostante la giornata di pioggia, presso la chiesa di Santa Maria dell’Olmo per dare l’ultimo saluto alla bella e talentuosa Annabella Benincasa, deceduta a 49 anni presso l’ospedale di Cava de’ Tirreni dopo 14 lunghi anni di agonia. La pianista cavese, il 13 maggio del 2010, si sottopose ad un intervento di mastoplastica additiva al seno presso la clinica Iatropolis a Caserta: durante l’operazione però qualcosa andò storto e la giovane, all’epoca dei fatti 35enne, non si riprese più finendo in coma.
Ad accompagnare il feretro sotto il cielo grigio e sotto la pioggia la mamma che gli è stata sempre accanto sperando un giorno la figlia potesse riprendersi, Anna Pastore, il marito Alessandro Apicella e la loro figlia ora maggiorenne. La bara di legno chiaro, quasi a richiamare i suoi bellissimi ricci biondi, era ricoperta di fiori.
L’omelia di don Lorenzo Benincasa
“Questo è il momento del silenzio perché il dolore è troppo forte. Eppure Gesù parla al nostro cuore per donarci vita e speranza. Ti immaginiamo in mezzo a noi, con il tuo dolce sorriso, a cantare e suonare le tue straordinarie melodie per dirci che è finito il tempo del pianto e del dolore. Per te Annabella è iniziata la nuova vita, la vita eterna“, la ricorda così don Lorenzo Benincasa.
“Di Annabella ci manca il sorriso, la voglia di vivere e il coraggio che l’ha portata a combattere per 14 anni. Ma come diceva San Paolo, in questi anni il suo corpo si è andato consumando, ma la sua anima si è rafforzata. È finito il momento del pianto e della sofferenza ora Annabella ha raggiunto la vita eterna e veglia sui propri cari”.