CAVA DE’ TIRRENI. Al processo contro Dante Zullo e altre sei persone emergono altri due casi di usura ed estorsione: anche in questa circostanza viene contestato il metodo mafioso.
Usura ed estorsione a Cava de’ Tirreni, spuntano altri due casi durante il processo Zullo
Nel processo a Dante Zullo spuntano altri casi di estorsione e usura a Cava de’ Tirreni. A quanto pare, sarebbero emersi un debito di 50mila euro salito poi a 93mila euro, poi uno di 30mila che il debitore poteva versare a rate per mille euro mensili. Insieme a Zullo, già condannato a 12 anni di carcere per i medesimi reati, ci sono ancora il figlio Vincenzo e i presunti complici Ernesto Narbone, Angelo Servillo, Alfredo Scala, Vincenzo Di Domenico e Gerardo Bartiromo. In questa circostanza, le minacce applicate sarebbero riconducibili al metodo mafioso.
Fonte: La Città