Sanitari del 118 aggrediti da un tossicodipendente ieri sera nelle strade di Cava de’ Tirreni. Erano intervenuti per soccorrere l’uomo, che soffre di problemi psichiatrici.
Sanitari del 118 aggredito da un tossicodipendente
Tossicodipendente va in escandescenza, chiamano il 118 per soccorrerlo, ma lui inizia a colpire con calci e pugni l’ambulanza. È accaduto la scorsa notte in via Ragone. Secondo le prime ricostruzioni, P.R., tossicodipendente con problemi psichiatrici e precedenti penali, è stato colto da malore. I vicini di casa hanno allertato il 118, ma l’uomo, in preda ad un vero e proprio raptus, ha iniziato a colpire con calci e pugni l’ambulanza della Croce Bianca, con a bordo il personale del servizio di emergenza. Sul posto sono giunti i carabinieri che hanno dovuto calmare l’uomo per evitare conseguenze più gravi. Solo così i sanitari hanno potuto prestare soccorso al giovane che, oltre alla dipendenza dalle sostanze stupefacenti, soffre anche di problemi psichiatrici.
Le testimonianze
Stando a quanto riferito non è la prima volta che il ragazzo è protagonista di gesti simili. Sono molte le chiamate al 118 di parenti, conoscenti e vicini di casa per chiedere soccorso e cure per crisi, causate dall’uso di sostanze stupefacenti. «Non è la prima volta che l’uomo ha dei raptus violenti e viene allertato il 118 per problemi che poco hanno a che fare con l’emergenza». In questi ultimi giorni, complice il picco influenzale con gastroenterite acute che sta colpendo anziani e bambini, sono in tanti a rivolgersi al numero unico per l’emergenza anziché ricorrere al proprio medico di base. Si tratta di casi che non necessitano delle cure ospedaliere. La richiesta dell’intervento del 118 rischia di tenere impegnati un mezzo di soccorso e personale dedicato esclusivamente alle emergenze territoriali.