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Gioacchino Mollo morì travolto dal pino: a processo due dirigenti comunali di Cava de’ Tirreni

Cava de' Tirreni, ucciso da un albero: due dirigenti comunali a processo

Gioacchino Mollo

Fu travolto e ucciso sul colpo da un albero mentre passeggiava con il suo cane fuori dalla villa comunale di Cava de’ Tirreni. Per questo incidente, il Gup del Tribunale di Nocera Inferiore ha deciso il rinvio a giudizio per due dirigenti del Comune, accusati di omicidio colposo. I due, in periodi diversi, erano responsabili del settore Verde pubblico e manutenzione immobili. Nonostante due richieste di archiviazione iniziali, il processo prenderà avvio a novembre.

Secondo il pubblico ministero, la causa della tragedia sarebbe stata il mancato monitoraggio dell’albero e l’assenza di misure preventive per evitare il crollo. La vittima, Gioacchino Mollo, un oculista di 60 anni originario di Torre Annunziata, perse la vita quel giorno. La sua famiglia è assistita dagli avvocati Vincenzo Cirillo e Alessandro Mauriello.

Cava de’ Tirreni, ucciso da un albero: due dirigenti comunali a processo

L’episodio risale al 6 febbraio 2020. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Maurizio Mastrogiovanni e Marco Salerno. L’accusa si basa su una relazione agronomica dell’11 novembre 2014, che rilevava come il Pinus Pinea – l’albero poi crollato – fosse affetto da un’infezione fungina, l’armillaria mellea, capace di compromettere la stabilità della pianta.

Secondo il pubblico ministero, i due dirigenti non avrebbero preso le necessarie precauzioni durante i rispettivi incarichi, non monitorando adeguatamente l’infezione avanzata né adottando misure tecniche o amministrative per evitare cedimenti improvvisi, compreso l’abbattimento dell’albero.

Quel giorno, Mollo fu travolto mentre passeggiava con il cane in una giornata di allerta meteo, caratterizzata da forti venti. Sebbene la villa comunale fosse stata chiusa per motivi di sicurezza, l’albero – situato all’interno della recinzione – crollò, sfondando una parte del cancello e colpendo l’uomo all’esterno.

L’inchiesta

Le indagini furono condotte dalla polizia del commissariato di Cava de’ Tirreni, che richiese anche una consulenza tecnica. Quest’ultima evidenziò che l’infezione del pino era ben nota e che, pur progredendo lentamente, avrebbe inevitabilmente compromesso la stabilità dell’albero col tempo. La difesa, però, sostiene che i due dirigenti avessero seguito le indicazioni fornite dagli specialisti incaricati di monitorare lo stato dell’albero, sollevandoli da responsabilità dirette.

Anche la procura, nella seconda richiesta di archiviazione, concluse per l’assenza di colpevolezza dei due funzionari. Tuttavia, le opposizioni della parte civile e l’imputazione coatta del Gip hanno portato alla decisione di procedere con il processo, che ora dovrà stabilire le responsabilità.

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