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Cava, ritorna alla luce dopo il restauro l’arco di via Gigantino

CAVA DE’ TIRRENI. Ritorna al suo antico splendore dopo il lavoro di restauro partito a gennaio l’arco votivo settecentesco. Ieri il classico taglio del nastro a cui hanno preso parte il vicesindaco Nunzio Senatore ed i residenti del piccolo cortile, che si sono accollati le spese dei lavori, seguita dalla Santa benedizione indetta da don Giacchino Lanzillo, parroco della Parrocchia di S. Alfonso.

Quello dell’arco votivo è stato un lavoro certosino coordinato da Rosanna De Rosa insieme ai decani del cortile Raffaele Cardone e Pietro Milione, che hanno posto l’ultima pietra. Risistemata anche l’effige raffigurante la Madonna del Rosario di Passiano, riportata ai vecchi fasti grazie a due giovani diplomati all’Accademia delle Belle Arti di Bologna, Davide e Simone De Rosa.

«È stato un bellissimo esempio di cittadinanza attiva: un intero condominio ha dimostrato con i fatti l’amore verso la propria città e la sua storia – ha dichiarato il vicesindaco – li ringrazio tutti veramente di cuore con l’auspicio che si moltiplichino iniziative del genere.

Cava de’ Tirreni è piena di angoli suggestivi di grande memoria storica e valore artistico che non sempre è possibile salvaguardare dall’incuria del tempo e degli uomini a causa della mancanza di fondi che da sempre pesa sulla nostrra città».

Sistemato questo arco votivo ci si auspica un restaura anche per l’altro arco, situato a san Giuseppe al Pozzo. Il monumento storico rappresenta la battaglia di Santa Lucia contro i francesi.

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