Si sono tenuti ieri, venerdì 18 marzo, i funerali di Domenico Trezza, il 59enne volontario della Croce Rossa morto in seguito ad un incidente avvenuto lo scorso 12 marzo in via Ufo Foscolo. Il feretro è stato scortato fino all’ingresso della chiesa di Sant’Alfonso dalla sua famiglia della sezione cavese della Croce Rossa come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Cava de’ Tirreni, dolore ai funerali di Domenico Trezza
Le esequie sono state celebrate da don Gioacchino Lanzillo. “Siamo raccolti in preghiera per Mimmo e la sua famiglia. Nei riti funebri ci insegnano a non elogiare il defunto, ma a far parlare le scritture. Io ho pensato e ripensato a cosa dire. Ecco, posso ripetere con fermezza che parlare di Gesù vuol dire parlare di Mimmo e parlare di Mimmo significa parlare di Gesù. Mimmo ha speso la sua vita per il prossimo, senza parole, ma con i fatti. Ha portato due croci, quella di Gesù, venerando Sant’Alfonso, e quella rossa della Croce Rossa”.
Il ricordo
Il parroco ha ricordato un aneddoto: “Una domenica sera prima della messa vidi Domenico accanto alla moglie seduti tra i banchi. E pensai che era l’esempio della famiglia cristiana. Chiesi a Mimmo se voleva indossare la tunica per servire la Messa. Lui non rispose: sorrise, si incamminò in sacrestia per vestirsi. Quel sorriso non lo lasciava mai. Lo stesso sorriso lo ho visto ieri nella sua casa, sul suo corpo, privato dal sangue per il maledetto incidente e degli organi che salveranno altre vite. I nomi che ha scelto per la sua famiglia sono tutti nomi di Dio: la moglie Maria, madre di Gesù, la figlia Rita, la Santa delle grazie difficili, e Francesco, come il Santo dei poveri e il nostro amato Papa”.