CAVA DE’TIRRENI. Sono passati dall’essere le vittime a diventarne complici, l’organizzazione criminale li aveva “incravattati”, chiedendo tassi usurai elevati. Vincenzo Porpora, titolare di una pescheria a Cava de’Tirreni e Giovanni Sorrentino, titolare della Travel Bus e Travel Car, sono rimasti completamente intrappolati nella rete del clan Zullo.
Come racconta il quotidiano Il Mattino, un affare da svariate centinaia di migliaia di euro e che legava la famiglia di usurai agli imprenditori, i negozianti, i ceramisti vietresi e anche persone comuni. Essere costretti ad un certo tipo di attività illecite per “riparare” ai debiti, il clan faceva diventare così complici gli uomini. Il Gip ha infatti chiesto l’arresto e la custodia in carcere per i due Zullo e per Porpora con aggravante di metodo camorristico, in carcere anche Sorrentino per spaccio di droga.