C’è Posta Per Te: la storia di Bruno e Ludovico da Tramonti, in provincia di Salerno. Attualmente si sono spostati al nord, a Fonte, in provincia di Treviso. I due hanno discusso per l’eredità circa dieci anni fa e da allora non si sono più parlati.
C’è Posta Per Te: la storia di Bruno e Ludovico da Tramonti, a Salerno
Questa è la storia di un’eredità tra fratelli. Bruno è dal 2018 che scrive a C’è posta per te, sperando di poter chiarire la situazione con suo fratello maggiore che gli ha fatto da padre. Il motivo per cui hanno litigato era l’eredità, dal momento che suo fratello ha venduto quella che lui chiamava “la casa del fuoco“, ossia la casa in cui avevano trascorso la loro infanzia, senza dirglielo, quando se glielo avesse detto lui avrebbe pensato di comprarla. Bruno ha provato a riprendere i rapporti con Ludovico, entrando anche nel suo ristorante, ma ricevendo sempre silenzio come risposta, anche i rapporti tra i figli e i nipoti sono stati troncati da quando hanno litigato: “Sono passati tanti anni e una casa non può valere mio fratello“.
Ludovico, accetta l’invito e arrivato in studio fa parlare suo fratello Bruno: ”Ciao, quanta strada per vederti e per parlarti, so che ho sbagliato ad aggredirti quando ho sentito che hai venduto la casa nel fuoco, quando ho visto altre persone che entravano in quella casa mi sono sentita morire, ho sbagliato ma non dimentico quello che tu hai fatto per me, ricordo la prima giacca che mi hai comprato, quando avevo freddo mi hai coperto, quando avevo fame hai spezzato il pane per darmelo. Poi tutti i ricordi che abbiamo insieme, quando papà ci correva dietro, tu mi hai coperto, se sono qui è perché mi manchi. Chiedo scusa, chiedo perdono, la vita sta per finire per me, se gli ultimi anni che abbiamo perso per non fare delle cose insieme, per non abbracciarci, passare un Natale insieme. Però vedi tu cosa vuoi fare”.
La versione di Ludovico
Il fratello Ludovico ha poi dato la sua versione dei fatti: ”Io non ho ricevuto la casa da mio padre, ma dallo zio, fratello di mio nonno, gli altri due hanno avuto i terreni. Quello che ti ha detto non è vero. Non ha detto la verità giusta. La stanza che io ho venduto l’ho avuta in eredità da mio zio, loro in sostanza hanno avuto di più di me, io ho venduto perché avevo i miei problemi, era proprietà mia, intestata a me. Questo è quanto. Non mi ha mai accennato niente del fatto di volerla comprare lui, sul terreno che ha avuto dallo zio si è costruito l’abitazione sopra ed è stato bravo. Ci sono stati tanti aneddoti in cui lui non si è comportato da fratello, sono stato in ospedale per il dispiacere. Sono sei anni, dal giorno che è morta mia madre, che non ci siamo più guardati”. Alla fine ha aperto la busta e si sono riabbracciati!