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Cent’anni di storia: la lettera di Mattarella a Pasqualino Coseglia

Lettera del presidente Mattarella per i cento anni di Pasqualino Coseglia

Lettera del presidente Mattarella per i cento anni di Pasqualino Coseglia

A Pellezzano, in occasione del centesimo compleanno di Pasqualino Coseglia, è stata spedita dal presidente Mattarella una speciale ed  esclusiva lettera d’auguri. Questa particolare sorpresa si è verificata nella serata di domenica 1 dicembre.

La lettera del presidente Sergio Mattarella

Chi è Pasqualino Coseglia?

Il destinatario delle attenzioni del presidente Mattarella è Pasqualino Coseglia, un cittadino del comune di Valle dell’Angelo (SA) nato nel 1924. La sua vita è tanto lunga quanto preziosa per la storia di tutta Italia. Pasqualino, proprio nell’agosto del 1943, dovette partire per la guerra come soldato italiano e lasciare il suo amato e sereno paesino di provincia. Si ritrovò a Napoli, sotto i bombardamenti e senza i propri documenti. L’8 settembre 1943 si decretò l’armistizio e iniziò il vero incubo di Pasqualino. In quanto soldato italiano, insieme a molti altri giovani, divenne  nemico dell’esercito tedesco.

Da lì a poche settimane, venne caricato su un treno della morte e trasportato prima in un campo di prigionia in Polonia poi a Bad Orb, in Germania e infine di nuovo in Polonia. La sua disavventura continuò con la fame estrema, l’igiene completamente assente e subendo ogni violazione possibile e immaginabile. Nel giro di due anni di prigionia, Pasqualino si ammalò di pleurite e tubercolosi ma, a discapito di tutto, resistette fino alla liberazione condotta da parte degli Alleati.

Al suo ritorno, Pasqualino tacque per anni interi riguardo l’inferno che aveva passato nei Lager nazisti. Le conseguenze delle atrocità rimasero vive e latenti nel suo animo perseguitandolo per anni insieme alle ripercussioni fisiche della prigionia.

La testimonianza e il valore della memoria

Fortunatamente, l’accoglienza e le cure della comunità di Valle dell’Angelo aiutarono Pasqualino ad aprirsi e a parlare. La sua testimonianza divenne presto un inestimabile tesoro per la storia di tutta Italia e, nel 2010, Pasqualino venne premiato dal Prefetto con la Medaglia all’Onore. La storia di Pasqualino ricorda ogni giorno quanto la memoria storica sia importante per la società. Contemporaneamente, sottolinea quanto l’affetto e la vicinanza della propria comunità possano svoltare la propria vita. Proprio grazie all’ambiente affettuoso di Valle dell’Angelo e all’aiuto della sua famiglia, Pasqualino ha potuto raccogliere con forza le proprie memorie dei Lager nazisti rendendo possibile la stesura del libro “Una tela di ricordi”. Lo scritto, lungo appena 100 pagine, ha fissato su carta la straordinaria e necessaria testimonianza di Pasqualino ed è entrato nelle librerie nel 2020.

Il centesimo compleanno e gli auguri di Mattarella

A coronare la vita colma di storia e sacrifici di Pasqualino Coseglia è stato il suo centesimo compleanno, festeggiato nel pomeriggio di domenica 1 dicembre 2024. Proprio in questa speciale occasione, è giunta la lettera del presidente della repubblica, scritta a mano e con una percepibile emozione. Questa lettera d’auguri è l’ennesima dimostrazione di quanto la testimonianza sensibile dei singoli, a volte, possa essere molto più importante e forte di centinaia di pagine di libri di storia. Il presidente Mattarella lo sa e ha deciso di donare ulteriore importanza e attenzione ad un caso che merita di rimanere nella memoria del nostro paese per altri innumerevoli anni.

La lettera d’auguri scritta dal presidente Mattarella recita:

“Gentile signora, la ringrazio tanto del cortese invio del libro di ricordi di suo padre e la prego di trasmettere anche a lui i miei saluti più cordiali. Auguri”

Pasqualino Coseglia e la lettera di Mattarella
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