BATTIPAGLIA. Il centro polifunzionale per immigrati immaginato negli anni scorsi dall’amministrazione Santomauro presto sarà realtà a Battipaglia. La commissione straordinaria, lo scorso dicembre, aveva dato il via libero definitivo all’operazione, con l’assegnazione di un immobile confiscato dall’Anbsc (Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata). Il centro sorgerà nel rione Sant’Anna di Battipaglia, a pochi passi dal centro cittadino, in via Leopardi al civico 33, all’interno di un locale di 83 metri quadrati.
Il progetto, denominato Passepartout, era stato voluto, nel 2010, dall’ex assessore alle politiche sociali Francesco Della Corte. Il Pon (Programma Operativo Nazionale) “Sicurezza per lo sviluppo” aveva finanziato, per 80.482,69 euro, la ristrutturazione di un immobile confiscato alla criminalità organizzata, per la realizzazione del centro. Tre anni fa, l’appalto dei lavori era stato aggiudicato dall’impresa “Multiservice 2000 srl” con sede a Nocera Superiore.
Il percorso di realizzazione di tale centro per immigrati conoscerà l’effettivo inizio, con tanto di presentazione ufficiale alla cittadinanza, venerdì 13 marzo (ore 10.30), presso la sala giunta del Comune di Battipaglia. La dirigente del settore politiche sociali, Anna Pannullo, ha indetto per tale data una riunione che servirà a descrivere le attività da svolgere e a coinvolgere nel piano le associazioni del terzo settore operanti sul territorio comunale con esperienza in materia di immigrati. Ogni partecipante potrà presentare delle proposte entro il 20 marzo, che saranno vagliate dall’ente.
Il coordinatore del progetto è Oreste Pignatari. Lo stesso che ad agosto era stato rimosso, dopo sei anni, dal ruolo di direttore dell’azienda speciale Pignatelli, successivamente liquidata dalla commissione straordinaria. Dopo essersi occupato di questioni sociali all’interno della Pignatelli, Pignatari volgerà lo sguardo verso gli immigrati. All’interno del centro per immigrati sono previste attività di accoglienza, ricreative e culturali, formazione linguistica e professionale di orientamento al lavoro, offerta di servizi amministrativi, assistenza socio-psicologica. Il tutto con il coinvolgimento delle organizzazioni del privato sociale e degli enti competenti in materia di immigrazione. Il Comune si impegnerà a garantire la sostenibilità del progetto per almeno cinque anni. Sarà a tutti gli effetti, dunque, un centro di accoglienza per immigrati, come quelli recentemente nati in altre zone della provincia di Salerno, in ultimo ad Ogliastro Cilento. Non è da escludere che tale struttura venga inserita tra quelle adibite ad ospitare i numerosi extracomunitari che sbarcano sulle coste tirreniche in cerca di asilo politico, per fuggire dai conflitti in corso nei Paesi d’origine.
In regione Campania sono presenti 99 strutture temporanee per immigrati, su un totale di 1.657 in Italia. Attualmente sono oltre 500 i migranti ospitati nel salernitano. Tutti, o quasi, in attesa che venga riconosciuto loro lo status di rifugiato. C’è la necessità di trovare nuove strutture ed in tale panorama si inserirebbe perfettamente il centro di Battipaglia, anche per ragioni puramente logistiche e di collegamento.
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