29 e 30 Settembre – Assemblea Nazionale Cepi – Lombardi invoca un Piano Marshall per rilanciare l’edilizia
A fronte di dati ancora così pesantemente negativi e dell’inerzia della classe politica, nel corso dell’Assemblea Nazionale Cepi che si svolgerà a Lancusi venerdi 29 e sabato 30, l’associazione con a capo Antonio Lombardi lancerà un appello forte a tutte le istituzioni presenti affinché si esca dalla fase dei programmi e dei progetti e si passi ai fatti concreti e ai cantieri. “La politica non può più crogiolarsi su segnali di crescita da zerovirgola mentre il resto d’Europa registra trend sensibilmente superiori” – dice Il presidente FederCepi.
Per contrastare la crisi che mina la stabilità delle famiglie e di tutto il comparto dell’edilizia l’asso-costruttori, che conta circa 8000 mila imprese del settore, rivendicherà con forza un “Piano Marshall” che rilanci l’edilizia e garantisca maggiore sicurezza al Paese. Un’operazione che vede Antonio Lombardi stimolare la classe politica ad una prova di coraggio e di celerità.
A fronte della perdita costante di posti di lavoro nel comparto edile è necessario un programma straordinario di interventi che guardi con coraggio ed incisività alla riqualificazione delle città, partendo dai contenitori in disuso o dismessi, e alla messa in sicurezza degli edifici orientata in particolare non solo all’efficientamento energetico, ma anche alla sicurezza dal rischio sismico e dal dissesto idrogeologico. Per gli imprenditori FederCepi occorre un piano integrato che renda anche per il privato economicamente conveniente investire sulla sicurezza, con premi chiari e certi, anche di carattere fiscale. Gli incentivi fiscali rimangono essenziali annunciano Antonio Lombardi e FederCepi: primo passo per la crescita in concreto di tutto il settore. È del tutto evidente che i minori introiti fiscali verrebbero di gran lunga compensati dall’effetto moltiplicatore che questi interventi genererebbero nel comparto dell’edilizia.
La crescita dell’edilizia significa più posti di lavoro e più speranza per i tanti giovani disoccupati del territorio. Tra le proposte spicca la deducibilità totale degli interessi sui mutui contratti per lavori di ristrutturazione e la deducibilità fiscale di parte del capitale mutuato con un meccanismo di cessione del credito per le dichiarazioni reddituali incapienti a favore di imprese, fornitori e istituti bancari, sulla falsariga dello strumento già operativo per i lavori di efficientamento energetico.
L’associazione dei costrutturi FederCepi vuole risposte certe dalla politica per un rilancio concreto del settore edile in crisi da molti anni. Un rilancio dove istituzioni, imprese ed istituti bancari devono operare in perfetta sinergia per superare il gap Nord/Sud e Italia resto d’Europa per portare una reale crescita economica per imprese e giovani da immettere sul mercato del lavoro.
Enrico Marotta