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Un chirurgo robot all’ospedale di Salerno per interventi nel campo dell’urologia, della ginecologia, dalla chirurgia toracica e generale

Anche l’ospedale di Salerno avrà il suo robot Da Vinci, il più evoluto sistema robotico per la chirurgia mininvasiva, che consente di eseguire interventi nel campo dell’urologia, della ginecologia, dalla chirurgia toracica e generale.

Un chirurgo robot all’ospedale di Salerno

Ad annunciarlo è stato il dottor Cosimo Maiorino, Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi di Salerno, che ha portato i saluti e spiegato le nuove iniziative che saranno intraprese con il dottor Giuseppe Longo, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera:” Abbiamo intenzione di prendere il robot Da Vinci anche per Salerno. Sarà utilizzato non soltanto per interventi urologici, ma ancheper interventi importanti sul pancreas.

Interventi nel campo dell’urologia, della ginecologia, dalla chirurgia toracica e generale

Naturalmente, affinché ciò avvenga, bisogna fare insieme un percorso virtuoso per migliorare la qualità dell’assistenza, per raggiungere, in tempi brevi, risultati possibili, con le risorse giuste, nei tempi giusti e con le modalità giuste. Bisogna anche fare in modo che crescano le nostre professionalità”.

Il dottor Maiorino ha anche annunciato che: ” In Campania l’Azienda Ospedaliera Cardarelli di Napoli ha istituzionalizzato, prima in Italia, la scuola per la chirurgia robotica con la quale collaboreremo per avere i migliori risultati possibili”.

L’onorevole Franco Picarone, Presidente della II Commissione Bilancio e Finanza della Regione Campania, ha spiegato che ci sono risorse, anche Europee, che possono essere utilizzate per dotare l’Ospedale Ruggi del robot Da Vinci:  “È necessario procedere con gradualità e fare anche una convenzione con strutture che hanno esperienza avanzata nell’utilizzo di questo strumento”.

Gli interventi

Al convegno, moderato dal dottor Guido Milanese, docente della Seconda Università di Napoli, è intervenuto il dottor Giovanni D’Angelo, Presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno che ha parlato di genetica, epigenetica, dell’apporto dei Big Data in sanità e di Intelligenza Artificiale: “Che è guidata dalla mano dell’uomo: dietro queste tecniche innovative c’è l’uomo, il medico, che deve ricostruire un rapporto solidale con il paziente che è l’unico che permetterà che la medicina possa andareavanti”.

Il dottor Felice Santoro,Delegato alla Sanità della Provincia di Salerno, ha portato i saluti del Presidente della Provincia, l’ingegner Michele Strianese, e ricordato che: “La Campania è la terza regione in Italia per la presenza di robot”. Mininvasività è la parola d’ordine della nuova chirurgia che si avvale dell’utilizzo della robotica, come ha spiegato il professor Alessandro Puzziello, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale dell’Azienda Ruggi di Salerno: “Le tecnologie vengono sempre più utilizzate per eseguire interventi definiti, quasi sartoriali.

Con la tecnologia 3D abbiamo la possibilità di potenziare l’offerta chirurgica e quindi di rimodulare la strategia terapeutica: in associazione con la diagnostica per immagini, siamo in grado di identificare la massa tumorale, ad esempio del fegato o del pancreas, e creare una strategia chirurgica che sia meno demolitiva con maggiore rispetto dell’organo e della persona”.

Il professor Puzziello ha anche spiegato che “L’incidenza dei tumori sta avendo una diminuzione nella fascia d’età che va dai 40 ai 69 anni, e un aumento nella fascia che va oltre i 69 anni. Un grande successo si sta avendo per quanto riguarda la sopravvivenza”.

Il dottor Andrea Loffredo, Dirigente Medico dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale del Ruggi, da tempo si occupa di chirurgia robotica oltre che di chirurgia laparoscopica: “Con il professor Puzziello abbiamo ripreso un discorso di chirurgia avanzata, per quanto riguarda il trattamento dei tumori, e stiamo cercando di inserire le nuove tecnologie”.

Loffredo ha parlato dell’evoluzione della chirurgia e di come sia stato introdotto il concetto di mininvasività delle tecniche chirurgiche: “La chirurgia per alcune patologie incide nella cura del paziente per l’80-90 %. La chirurgia robotica si serve del robot che è un ausilio importante che però non sostituisce l’uomo. Il robot mette in condizione il chirurgo di realizzare delle procedure demolitive e costruttive in maniera facilitata e più precisa”.

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