La questione della volante monobarca, denunciata dai pescatori cilentani – da mesi interi sul piede di guerra – approda in Parlamento, grazie a un’interrogazione presentata dai deputati Ermete Realacci e Tino Iannuzzi al Ministro Agricoltura e Pesca e al Ministro dell’Ambiente.
«La salvaguardia della piccola pesca locale e sostenibile è importante per la vita del Parco e della Riserva marina, lo ricordava sempre con il suo impegno che gli è costato la vita Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica Acciaroli e Pioppi”, sottolineano i deputati.
«La tutela delle piccole aziende ittiche – sostengono – va incontro alle norme europee di settore, che incentivano la tutela degli stock ittici anche nel Mediterraneo e della biodiversità marina».
Ciò che è stato chiesto ai ministri è di prendere in considerazione la possibilità di revocare la pesca attraverso il cosiddetto “sistema volante”, che ha gravi conseguenze sugli stock ittici, sulle pesche locali minori e sul mercato del pesce, soprattutto in aree, quali i Parchi e le Aree Marine Protette, che vivono per buona parte di questo.
Nello specifico, la grande barca avvistata dai pescatori cilentani sarebbe in grado, con una sola calata, di accaparrarsi la medesima quantità di pesce che i pescatori del Cilento riuscirebbero a fare in un anno intero.
È proprio per tale ragione che nei giorni scorsi i piccoli pescatori della zona, soprattutto quelli di Montecorice, avevano dato vita a una petizione popolare, firmata anche dall’ex presidente del Parco, Giuseppe Tarallo, per chiedere ai ministri di mettere al bando questa tipologia di imbarcazione.
Ad sostenere i piccoli pescatori, anche i poteri forti del Cilento, l’attuale presidente del Parco, Tommaso Pellegrino, la consigliera di Castellabate, Assunta Niglio, il gruppo di azione locale Flag “Cilento Mare Blu”, con Claudio Aprea e l’europarlamentare del Pd, Nicola Caputo.
È stato fissato per il prossimo 4 febbraio un consiglio direttivo monotematico del Parco per stilare un documento da presentare al Parlamento.
A scendere in campo a favore dei piccoli pescatori cilentani è anche Roberto Fico, deputato del M5S.
«Il grido dei pescatori – afferma – non può e non deve rimanere inascoltato. Occorre fare il possibile per tutelare l’economia locale sviluppatasi attorno alla filiera produttiva della pesca e al lavoro dei piccoli pescatori».