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Bracigliano ottiene finanziamento di 700mila euro per la Cittadella dello Sport

Una vera e propria Cittadella dello Sport. Questa l’idea progettuale, che l’ufficio tecnico del Comune di Bracigliano ha sviluppato su “tavole”, con gli annessi supporti fotografici e tecnici, permettendo in questo modo di ottenere dal Governo Centrale nell’ambito del “Fondo Sport e Periferie” il finanziamento di ben 700mila euro per la riqualificazione dello Stadio Comunale “Alfonso De Crescenzo” e delle adiacenti strutture, compresa la tendostruttura, attualmente in disuso.

Bracigliano, arrivano 700mila euro per la Cittadella dello Sport

Un intervento imponente che permetterà a Bracigliano di diventare un polo attrattivo per lo svolgimento delle attività sportive, cui va aggiunto anche il tema dell’inclusione sociale grazie alla realizzazione di strutture per l’accoglienza e la cura fisioterapica di soggetti diversamente abili, che potranno accedere a tutte le strutture favoriti dall’abbattimento delle barriere architettoniche.

L’intervento, nello specifico, riguarda:



Il progetto

“Un vero gioiello – sottolinea il Sindaco di Bracigliano Antonio RescignoIl finanziamento ottenuto, cui seguirà la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori, consentirà di avere, a breve, una vera e propria Città dello Sport. Sento il dovere di ringraziare l’ufficio tecnico comunale e tutti i competenti organismi che si sono impegnati per intercettare i fondi utili alla riqualificazione dell’intera area del Campo Sportivo per una Bracigliano sempre più inclusiva e aperta a tutti”.

Complessivamente il progetto prevede la definizione di due macro aree: la prima che ospiterà il preesistente “Corpo A” risanato, il campo di calcio, con le aree di pertinenza e parcheggi, e il “Corpo P” destinato a salute e benessere, adibito al piano terra ad un centro di riabilitazione e fisioterapia per disabili con annessa palestra, spogliatoi e bagni.

Il nuovo corpo è stato  concepito come un organismo di inclusione e il principio traspare dalla scelta progettuale di concepire il corpo come una struttura in acciaio e chiusa lateralmente da alti pannelli in vetro, materiale che consente l’integrazione di questi spazi speciali, destinati ai disabili, con gli spazi del mondo esterno: interno/esterno, volutamente senza separazione delle attività, con ampi spazi attrezzati a verde che fungono da filtro, spazi in cui i familiari possono anche sostare ed attendere, spazi dell’accoglienza.

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