Cronaca Salerno, Salerno

Comitato spontaneo: "Non vogliamo il sito di compostaggio a Battipaglia”

BATTIPAGLIA. Il comitato spontaneo dei cittadini nasce domenica 6 agosto, preso atto della mozione contro l’impianto approvata dal Consiglio comunale, attraverso la creazione di un gruppo facebook “Non vogliamo il sito di compostaggio a Battipaglia” con lo scopo di informare e coinvolgere velocemente il maggior numero possibile di persone sul pericolo incombente dell’allocazione di un nuovo impianto di compostaggio presso lo Stir.

In circa 24 ore il comitato raccoglie quasi 500 adesioni e decide così, dopo aver condiviso l’idea e l’iniziativa, di passare alla pratica protocollando al Comune di Battipaglia una lettera in cui si invita ad esperire una urgente azione legale per bloccare l’allocazione dell’impianto in città. La lettera è stata infatti protocollata martedì mattina, non appena il comitato ha individuato un portavoce.

Ecco il testo:

Alla Sindaca del Comune di Battipaglia

Dott.ssa Cecilia Francese

Al vicesindaco dott. Ugo Tozzi

Al vicesindaco facente funzioni

Michele Gioia

All’Assessore all’Ambiente dott.ssa Stefania Vecchio

Ai consiglieri comunali

E p.c. al Dirigente dell’Ufficio Legale del Comune di Battipaglia

Avvocato Giuseppe Lullo

I cittadini aderenti al comitato spontaneo, costituitosi via facebook nel gruppo “Non vogliamo il sito di compostaggio a Battipaglia”, sicuri che una efficace azione amministrativa e legale possa garantire il diritto alla salute dei battipagliesi, convinti che si debba tentare di tutelare il territorio in ogni modo legale oltre che con la mozione approvata dal Consiglio comunale di sabato 5 agosto,

chiedono di verificare in via urgente se vi siano ancora i termini per presentare ricorso amministrativo al Tar contro la delibera regionale di allocazione dell’impianto di compostaggio presso lo Stir di Battipaglia, oppure, nel caso i termini siano scaduti, di presentare ricorso straordinario al Capo dello Stato.

Il no secco dei cittadini all’impianto è determinato da due motivazioni fondamentali: l’enorme pedaggio ambientale già pagato dalla cittadinanza con la presenza di ben sette impianti di trattamento rifiuti tra pubblico e privato, la difficoltà nel territorio campano di ottenere le adeguate misure di sicurezza e di controllo che potrebbero trasformare un impianto del genere in una risorsa.

Come prima azione, dunque, il comitato chiede di verificare la possibilità di adire le vie legali.

Ove questo non fosse più possibile assicura l’Amministrazione comunale e la cittadinanza tutta di essere a disposizione per ogni altra eventuale iniziativa presente e futura di tutela e controllo del territorio.

Il comitato, inoltre, intende continuare la propria azione di informazione attraverso volantini che saranno distribuiti ai cittadini.

Se ad oggi, nonostante controlli e denunce, che invitiamo a continuare ad effettuare, non si è riusciti ad evitare i cosiddetti “miasmi” , consideriamo l’idea di allocare sul territorio un impianto da 35mila tonnellate assolutamente catastrofica. Cosa accadrà se già ora i battipagliesi soffrono e vivono disagi insopportabili?

Il portavoce del Comitato

Stefania Battista

Battipagliamiasmi