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Commercializzazione illecita di prodotti ittici: blitz della Guardia Costiera

SALERNO. Importante blitz della Capitaneria di Porto di Salerno per reprimere reati inerenti la commercializzazione di prodotti ittici vietati e la frode negli esercizi commerciali. Gli uomini di Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera hanno, dunque, eseguito diversi controlli in pescherie e ristoranti di Salerno per controllare e reprimere il reato di commercializzazione illecita del novellame di sarde e alici, comunemente denominato “bianchetto”.

La pesca, il commercio e la detenzione a qualsiasi titolo di tale prodotto ittico è vietata sia dalla norma nazionale che comunitaria perché costituiscono una risorsa biologica fondamentale per il ripopolamento della specie.
Nonostante le norme che puniscono sia chi detiene il “bianchetto” sia l’acquirente, in questo periodo dell’anno aumenta la vendita ed il consumo di questo particolare prodotto ittico.

Ed infatti, all’esito delle numerose ispezioni operate dal personale della Guardia Costiera di Salerno, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica i titolari di rinomati ristoranti ed i gestori di numerose pescherie che, in spregio della legge, ponevano in vendita il novellame, che è stato sequestrato dai militari in quantità ingenti.
I controlli della Capitaneria di Porto, inoltre, sono stati finalizzati anche a reprimere eventuali frodi poste in essere dai commercianti in danno dei consumatori. Infatti, presso le pescherie, si è accertato che l’etichettatura dei prodotti ittici riportasse dati veritieri circa la qualità e l’origine dei prodotti ittici posti in vendita, ovvero che non fossero venduti prodotti decongelati per freschi, o specie ittiche per altre.

Analoghi controlli sono stati eseguiti presso numerosissimi e noti ristoranti, verificando che sul menù offerto agli avventori vi fosse riportata l’indicazione di quali prodotti ittici fossero decongelati, così come imposto per legge. I militari della Guardia Costiera hanno riscontrato numerosissime violazioni al riguardo, verificando che molto spesso i commercianti non indicano l’origine decongelata del prodotto offerto in vendita ai propri clienti che, ignari, sono convinti di acquistare o consumare prodotti freschi. All’esito dei controlli sono stati deferiti alla Autorità Giudiziaria oltre dieci soggetti fra titolari di ristoranti e di pescherie per reati di frode nell’esercizio del commercio e di illecita detenzione del novellame cosiddetto “bianchetto”.

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