EBOLI. Ieri mattina, presso l’hotel Grazia, si è tenuto un incontro, tra i comitati civici di Eboli e Battipaglia, per dire no ai nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti.
L’incontro di ieri mattina, a differenza di quello avvenuto il 23 novembre a Battipaglia, non è stato segnato da una vasta partecipazione popolare, così come si aspettavano, e speravano, gli organizzatori ma la sfida delle due città contro la Regione continua.
Alcuni dei presenti hanno infatti lanciato l’invito a radicalizzare la protesta: “Se non blocchiamo l’autostrada o la stazione ferroviaria, la Regione non cambierà mai idea”.
Due fronti di protesta per dire no ai nuovi impianti
Ieri mattina erano due i fronti della protesta: “A Eboli non vogliamo la costruzione del biodigestore mentre a Battipaglia ci opponiamo alla costruzione dell’impianto di compostaggio accanto allo Stir” ha spiegato Rosa Adelizzi, dirigente del comitato di protesta di Eboli.
Il sindaco della città di Eboli, Cariello, non c’era ma da Battipaglia, invece, c’era la sindaca Cecilia Francese: “Non saremo le nuove Acerra e Giugliano della Campania- ha dichiarato Francese – è inverosimile che la Regione voglia costruire due mega impianti a pochi metri di distanza”.
E al fianco della sindaca c’era Gerardo Rosania, ex sindaco di Eboli: “Dopo aver penalizzato la piana del Sele con la chiusura e il ridimensionamento degli ospedali, ora Napoli vorrebbe trasformarci nella pattumiera della Campania”.
Erano presenti, secondo quanto riporta il Mattino, anche Damiano Cardiello, di Forza Italia, che ha chiesto la bonifica “delle discariche di Castelluccio Grataglie, di Femmina Morta e dei Monti di Eboli”.