Arrivano quattordici condanne dopo gli arresti che hanno colpito i clan Pecoraro-Renna e De Feo. La Corte di Cassazione si è pronunciata a carico dei 23 imputati che la Procura ritiene essere gli eredi dei due storici clan operanti nella Piana del Sele e nei Picentini come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Bellizzi, dopo gli arresti condanne per i clan Pecoraro-Renna e De Feo
Nei giorni scorsi la sentenza, con una novità, ovvero l’annullamento della condanna per il giffonese Matteo D’Alessio. In Appello era stato condannato 6 anni e 8 mesi con l’accusa di aver partecipato all’associazione finalizzata allo spaccio di droga, ma dalla Suprema Corte è arrivata l’assoluzione per non aver commesso il fatto e perché il fatto non costituisce reato.
Ritenuti inammissibili, invece, i ricorsi degli altri imputati. Le condanne nei loro confronti, dunque, diventano definitive: 7 anni di reclusione per il salernitano Fiorenzo Parotti. Quest’ultimo, secondo gli inquirenti, scalato i vertici del traffico internazionale di droga grazie agli affari stretti con i narcos albanesi. Queste le altre condanne:
- Marika Cancellu (7 anni e 2 mesi);
- Carlo Vitale (7 anni e 6 mesi);
- Francesca Saveria Orilia (4 anni e 6 mesi),
- Gianpaolo D’Alessio (4 anni e 8 mesi);
- Vincenzo Gorga (7 anni e 4 mesi),
- Gianluca Esposito (10 anni);
- Riccardo Ronga (4 anni e 8 mesi);
- Armando Faiella (4 anni e 8 mesi);
- Michele Cavallo (un anno);
- Andrea Faruolo (un anno);
- Salvatore Sannino (2 anni e 9 mesi);
- Nicoletta Genovese (4 anni e 8 mesi).