Durante la puntata di ieri, 3 marzo, a Pomeriggio 5, un uomo ha raccontato di essere stato truffato da un finto avvocato. La truffatrice ha sottratto ad Andrea quasi 80mila euro per un finto maxi processo. La truffa è avvenuta a Corleto Monforte.
Truffato da un finto avvocato, gli ha rubato 80mila euro
Andrea si era rivolto alla 49enne, che ha affermato di esercitare la professione di avvocato, per rivendicare la proprietà di un terreno.
Il pastore di Corleto Monforte aveva avuto dai nonni in eredità un terreno diviso in tre parti in modo che ogni nipote ne potesse acquisire una. La parte spettante ad Andrea era quella centrale e cioè a confine col terreno degli altri due eredi, suoi cugini.
L’uomo aveva scoperto che nella sua parte di terreno si trovava un distributore di carburante, Quindi Andrea aveva capito che, a sua insaputa, il terreno era stato venduto da qualcuno.
Per comprendere le ragioni di tale vendita e i motivi per cui ne fosse all’oscuro, l’uomo ha avviato una causa legale tramite all’avvocatessa che le era stata presentata da suoi conoscenti.
La causa, stando alle informazioni che il signor Andrea riceveva puntualmente dalla finta legale, stava andando avanti. Ma dopo quindici anni dall’avvio dell’azione legale, non è stato raggiunto alcun risultato.
L’epilogo
La finta questione giudiziaria ha avuto fine quattro mesi fa quando, la finta avvocatessa, dinanzi all’ennesima richiesta di spiegazioni sul punto della situazione da parte di Andrea, ha riferito all’uomo che la causa era terminata e che sia il terreno che il distributore di carburante era suo.
L’uomo aveva creduto alle parole della finta professionista. L’avvocatessa, dopo aver dato il finto esito ad Andrea, si è recata presso il distributore e ha riferito alla proprietaria che l’attività non era più la sua.
La titolare del distributore, intuendo ci fosse qualcosa di strano in quella donna, ha fatto presente che avrebbe abbandonato l’attività solo se le avesse portato un atto firmato da un ufficiale giudiziario. Una volta andata via, la titolare del distributore, perplessa e preoccupata per quello strano incontro, si è recata presso la caserma di Sant’Angelo a Fasanella per raccontare quanto accaduto ai carabinieri.
Le indagini
Alle telecamere di Pomeriggio 5, la donna ha raccontato: “Non capendo cosa stesse accadendo, essendo vedova e sola a gestire l’attività, pensai di cautelarmi rivolgendomi ai carabinieri”.
In seguito alla dichiarazione, le forze dell’ordine hanno avviato le indagini che gli hanno permesso di scoprire: la quarantanovenne non era un avvocato e non vi esisteva alcuna causa in corso per far acquisire la proprietà del terreno al signor Andrea.
Nel lasso di tempo in cui le forze dell’ordine provvedevano ad effettuare tutte le ricerche del caso, la truffatrice aveva anche chiesto al pastore altri soldi dicendo, falsamente, di essere diventata un magistrato e che quindi quei nuovi importi le avrebbero permesso di portare la pratica presso uno studio legale di Milano dove l’avrebbero lavorata meglio.
La scoperta della truffa
Proprio mentre l’uomo stava per farle l’ennesimo bonifico, nel mese di gennaio, è stato raggiunto dai Carabinieri di Bellosguardo che gli hanno riferito che la donna che non era affatto una professionista.
La quarantanovenne non avrebbe truffato solo il signor Andrea, ma anche un altro suo familiare, il cognato, che si era rivolto a lei per risolvere un problema giudiziario. A quest’ultimo ha sottratto circa 20mila euro.
In pratica, fingendosi avvocatessa e magistrato, la quarantanovenne ha sottratto alla famiglia di Corleto Monforte circa ottantamila euro.
La denuncia
La donna è stata denunciata per truffa e le indagini sono attualmente in corso, intanto il signor Andrea, che ha anche due figli piccoli da crescere, si ritrova privo dei soldi messi da parte con sacrificio e senza alcuna azione legale avviata per riavere il terreno ereditato. La 49enne, ora, dovrà fornire la sua versione dei fatti.