AMALFI. Doppia inchiesta su Atrani da parte della Procura della Repubblica di Salerno. Due i vicesindaci indagati. Si tratta di Michele Siravo di Atrani e di Matteo Bottone di Amalfi. Due i fascicoli: l’uno riguarderebbe l’accusa di calunnia nei confronti di Siravo (pm Cardea) e l’altro di falso per Bottone ipotizzato dal pm Guglielmotti.
Al centro della vicenda Siravo ci sarebbero alcuni esposti anonimi. Un giro di denunce (anonime) che indicherebbero Siravo, quale “corvo” di segnalazioni nei confronti di esponenti della minoranza. I carabinieri nei giorni scorsi hanno sequestrato tre pc, di cui due al Comune di Atrani. In precedenza avevano acquisito anche una pen drive, finita proprio al centro dell’inchiesta.
Si cerca di capire, dunque, la provenienza degli esposti, attraverso il materiale conservato sui supporti magnetici, ed in particolare su quelli in possesso del vicesindaco di Atrani. Politicamente, nel più piccolo borgo della Costiera Amalfitana, il clima è acceso e la polemica è quotidiana tra maggioranza ed opposizione. Altra vicenda giudiziaria, invece, quella che tocca Matteo Bottone, attuale vicesindaco di Amalfi. Secondo indiscrezioni al centro dell’inchiesta ci sarebbe una falsa attestazione rispetto ad una destinazione d’uso di un immobile ubicato ad Atrani.