Una madre costringeva la figlia minorenne a prostituirsi tra i Comuni di Castel San Giorgio e Roccapiemonte. La donna finisce nei guai insieme a un manovale rumeno.
Sesso a pagamento per volere della madre: 13enne salvata dalla denuncia della nonna
Costringeva la figlia minorenne ad avere rapporti sessuali a pagamento tra i comuni di Roccapiemonte di Castel San Giorgio, fino a coinvolgere come cliente un manovale rumeno di 39 anni che rischia sei anni e due mesi di carcere.
La triste storia riguarda una 13enne della zona, il cui destino è stato deciso dell’intervento della nonna, insospettita dagli strani movimenti che madre e figlia erano solite fare soprattutto a Castel San Giorgio, luogo in cui si è consumata la violenza finita nel mirino degli inquirenti.
In sede di udienza preliminare la madre e altre due persone erano state condannate. Adesso si attende l’esito finale della vicenda giudiziaria prevista per dicembre, tenendo conto che il pm ha chiesto oltre sei anni di reclusione per il rumeno che si è professato innocente ed estraneo ai fatti per via dei continui viaggi che sarebbe solito fare tra Romani e Italia