SALERNO. Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca torna a parlare di Crescent, la sua più grande opera e attacca quelli che lui definisce “finti ambientalisti“.
De Luca: “è una vergogna”
Ne discute durante il suo lungo intervento all’assemblea Ance Aies di Salerno, tenutasi ieri mattina presso il teatro Verdi. Lo riporta Le Cronache.
“C’è una corporazione mediatico-ambientalista che diventa un caso di squadrismo mediatico – ha dichiarato il governatore – Ci sono voluti 20 anni di vita per realizzare grandi opere a Salerno. Una di quelle è il Crescent”. Realizzato da un grande architetto, Ricardo Bofill, è stato “mutilato dalla Sovrintendenza e dallo squadrismo mediatico.
Un progetto bellissimo, lo hanno capitozzato: prevedeva sulla superficie dell’edificio delle cornici, non puoi tagliare una linea rette in superficie. E’ come una camicia senza il collo – ha poi aggiunto De Luca – Una vergogna dal punto di vista estetico e del rispetto della qualità di un progettista. Questo è il meccanismo utilizzato anche dalla sotto cultura grillina”.
Poi De Luca si sofferma sulla trasformazione urbanistica della città: “modernizzare la Campania? Un calvario”, ha infatti detto il presidente della Regione, secondo cui il lavoro per la trasformazione urbana altro non è altro che “un campo minato», a causa del groviglio normativo-legislativo e “la sotto cultura del finto ambientalismo, con comitati che nascono per paralizzare l’Italia e impoverire il Paese“.
Infine, nel corso del suo lungo intervento ha puntato ad inserire Salerno tra le grandi città europee, che sulla trasformazione urbana hanno costruito flussi di turismo importantissimi: “Stiamo cercando di farlo e lo abbiamo fatto, in larga misura: abbiamo portato grandi firme dell’architettura contemporanea, abbiamo attivato un circuito di turismo culturale. Dobbiamo proseguire così“.