SALERNO. Piazza della Libertà e Crescent ancora una volta nel mirino degli ambientalisti. Dopo aver fatto le pulci a contratti, autorizzazioni, convenzioni, gli attivisti di Italia Nostra e del comitato del No hanno appurato che, negli atti sottoscritti tra il Comune e la società dei fratelli Rainone, non risulta indicato il pagamento – in quota parte proporzionalmente alla superficie lorda di solaio – del progetto redatto dall’architetto spagnolo Ricardo Bofill, costato circa tre milioni di lire.
In procura è dunque finita la convenzione attuativa datata 4 febbraio 2011, nella quale il notaio dava atto che «tale contributo era stato versato nel corrispettivo dell’acquisto dei suoli e correlati diritti edificatori del lotto funzionale in argomento» insieme all’atto di compravendita del 15 dicembre 2010.
Intanto nelle prossime ore i giudici della seconda sezione penale del tribunale dovranno decidere sul dissequestro del cantiere del Crescent.
(Fonte: la cittadisalerno)