Nuovo capitolo nella lunga vicenda del Crescent e di Piazza della Libertà. Le opere, infatti sarebbero entrambe abusive avendo comportato l’alterazione di due tratti del torrente Fusandola e l’occupazione dell’area del demanio marittimo corrispondente alla foce dello stesso torrente. A sostenerlo, è il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin che ha così risposto alla interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Pino Bicchielli, vicepresidente di Noi Moderati alla Camera.
Salerno, cadono pezzi di intonaco dal Crescent per il forte vento
Crescent e Piazza della Libertà opere abusive, l’accusa del ministro
Immediata la reazione del parlamentare salernitano: “Si squarcia definitivamente il velo dei silenzi e delle bugie su una storia di abusi, inadempienze, di opere altamente impattanti compiute al di fuori delle regole e delle esigenze di sicurezza dei cittadini. Una sacca di potere che da decenni occupa il territorio, sentendosi intoccabile, ha messo e continua tuttora a mettere a rischio la popolazione di Salerno“.
“La risposta alla mia interrogazione da parte del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, che ringrazio per la sollecitudine e la ricostruzione oggettiva e puntuale dell’incresciosa vicenda del Crescent, certifica il male fatto al territorio da una classe politica arrogante, che alterando il corso del Fusandola e occupando il demanio marittimo in corrispondenza della sua foce per realizzare l’abusiva autocelebrazione della propria tracotanza, espone quotidianamente i cittadini a gravi rischi” ha concluso Bicchielli.
L’intervento del Codacons
Nelle scorse ore, intanto, si è registrato il distacco di alcuni pezzi di intonaco proprio dal Crescent. In merito è intervenuto il Codacons Campania: “Gravissimo che cada a pezzi uno degli immobili più nuovi della città di Salerno, che secondo qualcuno dovevo diventare l’immagine di una città. Immaginiamo cosa sarebbe successo se invece di un colpo di vento fosse arrivato un terremoto!“.
“Per questo scopo – ha affermato l’avvocato Marchetti, vicesegretario nazionale del Codacons – chiediamo al prefetto, organo sovraordinato ed indipendente, di intervenire immediatamente per interdire e chiudere tutta l’area fino a messa in sicurezza della stessa, perché il rischio di incolumità pubblica è davvero grave”.