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Crisi e sfide alla BCC Campania Centro: tra chiusure di filiali e disaffezione dei soci

Bcc Campania Centro Eboli
Bcc Campania Centro Eboli

Il 16 gennaio ad Eboli, presso l’Oratorio della Chiesa di San Bartolomeo, si è svolta una riunione dei soci della BCC Campania Centro, convocata dai vertici dell’istituto. Un evento che mancava da molti anni, ma che gli attuali amministratori hanno evidentemente ritenuto opportuno organizzare in vista della prossima primavera, quando l’assemblea dei soci sarà chiamata a eleggere il nuovo consiglio di amministrazione. Sono intervenuti: Camillo Catarozzo, Presidente di Banca Campania Centro, il direttore generale Danilo Trabacca, la responsabile della filiale di Eboli Stefania Vitolo, il sindaco di Eboli Mario Conte.

I risultati d’esercizio

Durante l’incontro, il direttore ha commentato brevemente i risultati dell’esercizio appena chiuso, evidenziando che i conti sono positivi e confermano la solidità della banca. Tuttavia, questa solidità è attribuibile esclusivamente alla gestione dell’ex presidente Petrone, scomparso nel giugno 2020. Negli ultimi anni, invece, l’attività della banca appare stagnante: gli impieghi, dal 2020 al 2023, sono diminuiti di quasi il 2% (da 378 milioni al 31 dicembre 2019 a 371 milioni nell’ultimo bilancio approvato). Nello stesso periodo, altre BCC hanno registrato incrementi significativi, in alcuni casi superiori al 50%, sia per gli impieghi che per la raccolta diretta e indiretta, evidenziando indici di bilancio molto più dinamici rispetto a quelli della BCC Campania Centro.

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Ridotte le filiali

Questa situazione è riconducibile alle scelte gestionali del consiglio uscente. Le condizioni economiche offerte (tassi, commissioni, spese) risultano poco vantaggiose, spingendo molti clienti a rivolgersi altrove. Inoltre, dal 2020, sono state chiuse sette filiali e per un’altra è già stata programmata la chiusura, riducendo il numero complessivo di sportelli del 36% rispetto alle 25 filiali attive a fine 2019. Anche l’eliminazione delle operazioni di cassa nel pomeriggio contribuisce al malcontento, distinguendo Campania Centro dalle altre banche, anche di grandi dimensioni, che continuano a offrire tale servizio.

Il presidente uscente ha attribuito queste decisioni alla Capogruppo Iccrea, ma le affermazioni sono state contestate. Altre BCC del gruppo non solo mantengono il numero degli sportelli, ma in molti casi lo aumentano. Inoltre, i soci, in occasione della riunione a San Cipriano Picentino, hanno chiesto trasparenza sulle presunte lettere di Iccrea che avrebbero imposto tali chiusure, chiedendo di leggerle, ma finora queste richieste sono rimaste inevase.

Bcc Campania Centro Eboli

Bassa partecipazione

La riunione di Eboli ha visto una partecipazione molto bassa: su 650 soci del luogo, erano presenti poco più di 20 persone. La banca ha attribuito l’esigua affluenza all’orario scelto (le 18), ma la responsabilità di tale decisione ricade sugli organizzatori stessi. Questa scarsa partecipazione è stata interpretata come segnale di disaffezione dei soci, come sottolineato dall’intervento di Rodolfo Pierri, che ha indicato il rinnovo del consiglio di amministrazione come un’occasione per favorire la democrazia economica e un confronto dialettico tra i soci.

Le elezioni in seno alla Bcc

Pierri ha insistito sulla necessità di presentare almeno un’altra lista di candidati, dato che dal 2004 solo il consiglio uscente propone la propria. Inoltre, ha evidenziato che il Regolamento assembleare-elettorale prevede la pubblicazione di un avviso per informare i soci della possibilità di candidarsi, con relativa modulistica per raccogliere le firme necessarie. Questo avviso, che avrebbe dovuto essere deliberato il 10 gennaio, non è stato ancora pubblicato, a differenza di altre BCC che hanno già avviato la procedura.

A questo si aggiunge che con la pubblicazione dell’avviso diventa anche possibile far autenticare le firme dei soci sostenitori dai direttori delle filiali della banca, come avviene per le deleghe, mentre oggi, in assenza di questo avviso, Pierri ha detto che loro possono raccogliere le firme solo davanti ai notai, con spese da affrontare e con difficoltà operative perché i notai non assicurano questo servizio tutti i giorni. A questo proposito ha citato l’esempio di una BCC del Cilento, pure del Gruppo Iccrea, che con 12.500 soci e solo 125 firme da raccogliere (l’1% dei soci, mentre per Campania Centro sono il 7% di circa 8.300 soci) l’anno scorso ha garantito ai soci di potersi rivolgere ai direttori di tutte le 40 filiali per raccogliere le poche decine di firme occorrenti, senza doversi recare dal notaio.

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Le critiche

Pierri ha criticato con forza questo modo di fare e i relativi tempi, che per lui dimostrano il chiaro intento degli amministratori uscenti – che non devono allegare firme alla loro candidatura – di voler di fatto ostacolare proprio la presentazione della lista dei soci, e quindi agendo in senso esattamente contrario a quanto affermano circa la necessità del confronto e della democrazia. Questo, ha detto Pierri, è confermato anche dall’assenza di risposte alla richiesta di dati: ha inviato una richiesta via mail il 30 dicembre, reiterata a voce il 9 gennaio, via mail il 13 e via pec il 14, senza aver avuto ad oggi ancora risposta. L’affermazione del presidente uscente è stata che ha passato la richiesta agli uffici, dimenticando però che gli uffici dipendono da lui, per cui i ritardi – che soprattutto in questa fase non sono ammessi – sono comunque da ascrivere a lui.

Durante un acceso scambio di battute, il presidente uscente ha lamentato di essere stato definito da alcuni soci un “Matusalemme” per la sua lunga permanenza in carica. Sebbene non fosse Pierri l’autore di tale commento, è indubbio che il presidente abbia una carriera decennale all’interno dell’istituto: sindaco effettivo dal 1981 al 1996, presidente del collegio sindacale dal 1996 al 2007, vicepresidente dal 2007 al 2020 e presidente dal 2020. Un totale di 45 anni di presenza ai vertici della banca.

Nessuna notizia di criticità sui canali ufficiali della banca

Infine, è significativo che il resoconto ufficiale pubblicato sul sito e sui social della banca non abbia dato alcuna notizia delle criticità emerse durante la riunione.

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