SALERNO. Sei mesi di reclusione per tutti. Questa la richiesta della Procura di Salerno per i nove imputati per i crolli che si sono verificati nel cantiere di Piazza della Libertà.
Ieri le richieste sono state formalizzate dai pm Valenti e Polito nel corso dell’udienza tenutasi davanti al giudice monocratico Albarano.
Il processo vede imputati tecnici comunali ed imprenditori. Si tratta, in particolare di Vincenzo Nunziata (classe 1961), redattore del progetto strutturale in variante per la realizzazione di Piazza della Libertà; Enrico Esposito (classe 1959) e Gilberto Belcore (classe 1959), rispettivamente legale rappresentante e direttore tecnico della Esa Costruzioni, impresa (in liquidazione) di Nocera Inferiore, il cui contratto è stato risolto dal Comune all’indomani di una interdittiva antimafia; Antonio Ragusa (classe 1959), presidente della commissione di collaudo dal 18 settembre 2009 al 7 ottobre 2010; Lorenzo Criscuolo (classe 1952), all’epoca dirigente comunale e Rup, oggi dirigente lavori pubblici in Provincia; Paolo Baia (classe 1947), direttore dei lavori fino al 2012; Marta Santoro (classe 1960), direttore dei lavori dal 2012; Sergio Delle Femine (classe 1960), direttore operativo della strutture e Massimo Della Casa (classe 1958), collaudatore delle strutture. Gli imputati rispondono dei reati di rovina di edifici e di violazioni delle procedure nelle zone sismiche.
Un crollo costato, per ora, caro al Comune di Salerno che negli ultimi mesi ha riappaltato i lavori per la messa in sicurezza del cantiere di Santa Teresa.