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Lascia la Brianza e si trasferisce in Cilento per amore: “Adoro questa terra”

Mauro e Annamaria

Mauro e Annamaria

Non è la classica storia di emigrazione, ma il racconto di una scelta di vita che va controcorrente. Mauro, originario della Brianza e dipendente dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Vimercate, ha deciso di lasciare il Nord per trasferirsi al Sud, accettando una nuova sfida lavorativa presso l’Asl di Salerno, negli uffici di Vallo della Lucania. Il motivo della sua decisione è l’amore per Annamaria, una giovane di Cannalonga, nel cuore del Cilento come raccontato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Da Monza a Cannalonga per amore: la storia di Mauro

La loro storia ha avuto inizio quattro anni fa, quando Annamaria si è trasferita in Brianza per lavorare nel mondo della scuola. Tra loro è nata una relazione che si è rafforzata negli anni, anche grazie alle vacanze trascorse insieme nel Cilento, terra che Mauro ha imparato ad amare. “Mi sono innamorato della mia morosa cilentana e di questa terra. Non potevo resistere all’idea di costruire qui un futuro insieme a lei” racconta Mauro al quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Quando gli viene chiesto perché abbia scelto di lasciare il Nord, con le sue maggiori opportunità lavorative, Mauro risponde con semplicità: “Certe scelte non si fanno per calcolo, ma con il cuore”. Dopo anni di lavoro stabile all’Asst di Vimercate, ha accettato di immergersi in una realtà nuova ma stimolante, trovando nel Cilento una seconda casa. “I colleghi mi hanno accolto con grande umanità e disponibilità. Ogni giorno scopro aspetti che apprezzo sempre di più”.

Il matrimonio in Cilento

Mauro e Annamaria hanno deciso di sposarsi il prossimo anno e di costruire il loro futuro nel Cilento, dove desiderano far crescere i loro figli. “Il paesaggio, la cucina, le tradizioni e il mare sono straordinari. Qui c’è una genuinità che altrove si è persa”, racconta Mauro, aggiungendo che il Cilento è una terra che, purtroppo, spesso viene sottovalutata. “Le tradizioni sono ancora vive, e il settore agricolo è autentico e resistente”.**

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