Cronaca Salerno, Salerno

Degrado al cimitero di Salerno, la denuncia dei cittadini

SALERNO. Degrado ed incuria al cimitero di Salerno, la denuncia dei cittadini verso la gestione del camposanto. O meglio, la denuncia di una signora in particolare. A riportare la notizia La Città.

È la storia di Maria Marinori, 88 anni. Ogni giorno si reca nel luogo sacro a trovare la figlia tragicamente scomparsa. Se il dolore non fosse già abbastanza si unisce allo sconforto la situazione di profondo degrado in cui versa il campo di sepoltura salernitano.

Tra escrementi vari e rifiuti il luogo di riposo viene lasciato a sé. Ad aggravare la situazione il fatto che si tratta della parte “nuova” del camposanto, quella di recente costruzione.

«Il degrado e l’incuria sono evidenti già a prima mattina e questo – spiega la seconda figlia della signora Maria, Stefania Laudonia –  e questo è un segnale palese del fatto che nessuno si occupi della pulizia. Se le condizioni fossero tali nelle ore serali si potrebbe imputare la responsabilità soltanto all’inciviltà dei visitatori, che pure danno il loro contributo in negativo. Ma, invece, è chiaro che chi ha il compito di curare la pulizia non assolve ai propri compiti».

Personale che si giustifica affermando che il loro compito è la vigilanza, non la pulizia. Vigilanza che, secondo quanto dichiarato, non è nemmeno sufficiente ad impedire alcuni furti di fiori che avvengono con continuità. Nel frattempo però gli escrementi ed i rifiuti vengono lasciati lì.

I cittadini salernitani sono costretti a cavarsela da soli, organizzando pulizie. Un servizio che, come rimarcato dalla signora Laudonia, dovrebbe essere svolto dal servizio pubblico: «È giusto chiedere alle persone di dover provvedere da sole alla cura di uno spazio che è di tutti e che dovrebbe essere gestito in maniera impeccabile dal Comune? Eppure paghiamo le tasse, e, come in tanti altri casi, non riceviamo adeguati servizi».

La situazione in cui versa il camposanto è nota da tempo ed è stata più volte rimarcata ai vertici comunali, eppur nulla si muove. Se a questo si aggiungono le condizioni strutturali tutt’altro che rassicuranti il quadro è di quelli tragici.

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