PAGANI. Riceviamo e pubblichiamo la lettera che il presidente dell’associazione nazionale “No Aids onlus” , Giuseppe Barone, ha inviato al sindaco Salvatore Bottone, sui caldi tempi della povertà, disoccupazione e disagio sociale nella città di Pagani: “Egregio Signor Sindaco, sono aumentati i deboli senza reddito e senza mezzi che chiedono generi alimentari e piccoli aiuti in denaro per superare i bisogni quotidiani, rispetto al quale il Comune di Pagani deve sentire l’esigenza di predisporre un piano di intervento sufficiente per alleviarne la disperazione e il disagio.
Molti sono gli anziani indigenti per i quali è necessario un immediato ricovero in istituto o nelle residenze sanitarie assistite. In assenza di un intervento pubblico, per questi ricoveri, resta solo una insufficiente assistenza familiare o la solitudine più sconfortante.
Le richieste di aiuto domestico superano in modo esorbitante ogni capacità di risposta da parte del Comune di Pagani ed il servizio di assistenza domiciliare riesce ad accontentare solo una parte dei richiedenti.
Il problema dell’alloggio si ingrandisce quotidianamente con centinaia di famiglie che bussano alla porta del Comune per cercare di avere una casa popolare o un tetto qualsiasi sotto il quale ricoverarsi, unita alla carenza di lavoro costituisce una miscela esplosiva nella quale si consumano i drammi quotidiani di molte famiglie.
A Pagani, sono aumentate le famiglie senza nessun reddito, mentre molte altre godono di redditi precari o fruiscono del solo assegno sociale grazie al rapporto di convivenza con un familiare anziano.
Per questo motivo si potrebbero avviare una serie di iniziative tese a:
– Potenziare l’attività di assistenza dei servizi sociali del Comune di Pagani scegliendo il metodo della prestazione diretta dei servizi e utilizzando le disponibilità delle associazioni di volontariato e delle parrocchie per monitorare il territorio ed intervenire sui casi più urgenti;
– Avviare, subito dopo l’approvazione del bilancio, i servizi civici per consentire ai cittadini con disagio di svolgere piccole attività sociali e ricevere una contribuzione corrispondente;
– Richiedere all’Enel la possibilità di una rateizzazione delle bollette non pagate per evitare il taglio della corrente elettrica alle famiglie per le quali il Comune può accertare lo stato di indigenza.
– Richiedere un intervento straordinario da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri o del Ministero degli Interni per tamponare le situazioni critiche di alcuni quartieri della città ove la povertà rischia di diventare il detonatore per lo scoppio delle devianze minorili;
– Raccordare il volontariato cattolico, l’associazionismo, le parrocchie e la Caritas con le istituzioni comunali per realizzare una rivoluzione culturale e attivare un sistema virtuoso di interventi assistenziali degno di una comunità che vuole sentirsi civile e moderna.
Gli interventi individuati unitamente alle azioni intraprese dall’Amministrazione comunale sono urgenti ed indifferibili e, pertanto, tutte le forze politiche e gli amministratori devono sentirsi impegnati in uno sforzo straordinario per contrastare una situazione di crisi che, nella città di Pagani, di giorno in giorno cresce in maniera esponenziale.
Al presidente del Consiglio Comunale si chiede un Consiglio comunale sui temi della povertà chiedendo la partecipazione degli Organismi di volontariato che oggi rappresenta l’impegno più generoso ed avanzato nella ricerca del sollievo all’indigenza”.