PERTOSA. «Voi sapete e proprio perché sapete dovete parlare». Don Pasquale Lisa, parroco di Pertosa, dall’altare chiede alla sua comunità religiosa di aiutare le forze dell’ordine per cercare di ricostruire la verità sull’omicidio di Isabella Panzella, la donna di 67 anni uccisa nel maggio del 2016, strozzata e lasciata in strada a cinque chilometri da casa, scalza e con i panni completamenti bagnati.
Un delitto insoluto, un solo sospetto, mai indagato, ovvero il fratellastro di Isabella, morto per cause naturali qualche mese dopo il delitto, e tanti dubbi. Dal punto di vista delle indagini si attendono, da troppo tempo, gli esiti di alcuni esami su due vetture del fratellastro della vittima. «Sapete, dovete parlare – ha tuonato don Pasquale – Qualcuno di voi ha visto cosa è successo quella notte di fine maggio.
Invito a rivolgersi alle forze dell’ordine, a chi sta portando avanti le indagini, e dire cosa si è visto. Accompagnerò io chi vuole, anche dal capitano a Sala Consilina». Don Pasquale ha parlato di omertà e di fratellanza.