Droga nella Piana del Sele, tutto da rifare: il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di b cautelare per Sergio Bisogni.
Annullata l’ordinanza a Sergio Bisogni
Erano stati arrestati con l’accusa di aver stipulato un cartello per la gestione delle piazze di spaccio. Un cartello tra il clan De Feo ed i Pecoraro Renna.
Ieri il tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare per Sergio Bisogni, ritenuto uno dei reggenti del clan Pecoraro – Renna e, attualmente detenuto per altre vicende al regime del 41 bis e per Carmine Mogavero.
A presentare appello avverso all’ordine di custodia emesso lo scorso primo agosto sono stati i difensori di Sergio Bisogni, gli avvocati Luigi Gargiulo e Luigi Capaldo e di Mogavero, Massimo Torre e Paolo Toscano. La tesi difensiva presentata dai due legali è stata completamente accolta dai giudici del Riesame del Tribunale di Salerno.
A romperla presunta alleanza eraa stata la Direzione distrettuale antimafia presso la Procura di Salerno ed i carabinieri della compagnia di Battipaglia che avevano con l’esecuzione di 17 ordinanza di custodia cautelare (14 in carcere e 3 ai domiciliari) nei comuni salernitani di Bellizzi, Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella, Pontecagnano Faiano, San Rufo e nei comuni napoletani di Torre Annunziata e di Trecase.
In particolare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere fu notificata a:
- Enrico Bisogno,
- Sergio Bisogni,
- Gaetano Bisogni,
- Aldo Antonio Bisogni,
- Enrico Principato,
- Antonio Magazzino,
- Aniello Magazzeno,
- Marco Magazzeno,
- Carmine Miglino,
- Carmine Mogavero,
- Nicoletta Genovese,
- Adelchi Quaranta,
- Carmine Quaranta,
- Marika Cancellu,
Ai domiciliari sono stati ristretti:
- Francesco Pellegrino,
- Salvatore Sannino,
- Giuseppe Sudano
- Ciro Sabatino
I gemelli Enrico e Sergio Bisogni, come riporta l’ordinanza del Gip, sarebbero stati i promotori dell’alleanza con Vito De Feo, capo dell’omonimo clan camorristico. Entrambi i sodalizi operano sullo stesso territorio ed in passato sono stati contrapposti.
L’alleanza era finalizzata alla comune gestione del traffico di sostanze stupefacenti. Le intercettazioni, i pedinamenti, i servizi di osservazione e, in particolar modo, i sequestri di droga hanno consentito ai magistrati titolari del fascicolo, Marco Colamonici e Francesca Fittipaldi, di fare luce su quello che Colamonici della Direzione distrettuale antimafia nel corso della conferenza stampa a seguito degli arresti definì “un ciclo non ancora terminato.
Pina Ferro da Cronache