Processo Omnia per droga e racket da Salerno alla Piana del Sele: arrivano le condanne, per Mogavero e Bisogni 20 anni di carcere.
Bisogni e Mogavero condannati
Pizzo e spaccio di droga nella Piana del Sele e nei Picentini, condanna bis in appello per coloro che avevano scelto di essere giudicati con il rito dell’abbreviato.
Diversi sono stati gli sconti di pena applicati agli imputati, numerose le conferme, mentre è stato assolto Salvatore di Lieto che in primo grado era stato condannato a quattro anni e 8 mesi. Dopo una camera di consiglio durata quasi fino alle 7 di ieri sera, i giudici della corte di appello di salerno hanno condannato: Sergio Bisogni e Francesco Mogavero a 20 anni di reclusione ciascuno con la diminuente del rito; Sabino De Maio a 13 anni, 7 mesi e 10 giorni; Giuseppe De Sio a 1 anni, 6 mesi e 13 giorni; Anna Iuliano a 1 anno e 4 mesi, Leonard Virga a 2 anni e 20 giorni; Paolo Podeia a 1 anno, 8 mesi e 10 giorni; Luigi Giuliano a 8 anni; Marco Imparato a 9 anni, 5 mesi e 10 giorni; Biagio Parisi a 8 anni e 2 mesi in continuazione con altra sentenza; Cosma Palma a 9 anni, 6 mesi e 20 giorni; Luca Sorriento a 9 anni e 4 mesi; Alda Di Benedetto a 5 anni; Leopoldo Ferrullo a 7 anni e 4 mesi; Sabato Di Lascio a 5 anni; Salvatore De Rosa ad 1 anno di reclusione, Lucia De Sio a 1 anno, 6 mesi e 13 giorni; Maurizio De Martino a 11 anni e 4 mesi; Sergio Rainone a 9 anni, 9 mesi e 10 giorni; Domenico Vacchiano Junior a 9 anni e 4 mesi di reclusione; Vincenzo Caiafa a 11 anni e 8 mesi di reclusione. confermata la sentenza di primo grado per Marco Comunale, Guglielmo Di Martino, Santo Pecoraro, Alberto Sabato, Giuseppe Dell’Angelo, Cristian Pecoraro, Alfonso Telese, Donato Ippolito, Angelo Brillante, Luciano Fiorillo, Mario Mario Funiciello, Gioacchino Verderame e Antonio Fella.
L’intero sodalizio, affiliato al clan Pecoraro-Renna fu sgominato dalle indagini della direzione distrettuale antimafia. L’attività investigativa fece emergere come attraverso attentati, minacce e lesioni il sodalizio aveva imposto l’egemonia sul trasporto su gomma dei prodotto agricoli della Piana del Sele.
In particolare, doveva essere scelta l’azienda di trasporti della famiglia Mogavero e guai a rifiutarsi sarebbero seguiti attentati incendiari o spedizioni punitive ai danni di autisti e non solo. Gli stessi metodi violenti venivano utilizzati anche nella gestione e detenzione delle piazze di spaccio dove passavano chili e chili di stupefacenti.
Otto le piazze create e affidate ad altrettanti gruppi che facevano capo a sabino de Maio, che oggi da collaboratore di giustizia sta svelando agli inquirenti l’intero assetto e l’organizzazione del sodalizio che vedeva al vertice oltre a De Maio anche i gemelli Bisogni e Francesco Mogavero.
Il traffico di droga e l’egemonia sul trasporto su gomma fu azzerato dalle due distinte operazioni della procura antimafia e denominate Omnia e Perseo. I due filoni, che vede gli stessi imputati, sono stati riuniti in un unico procedimento.
Pina Ferro