SALERNO. Prime sentenze nel processo con rito abbreviato scaturito dall’inchiesta “Vasi Comunicanti”: il gup Emiliana Ascoli del Tribunale di Salerno, ieri, ha comminato pene per circa 50 anni di carcere, a fronte dei complessivi 80 richiesti dal pm Vincenzo Montemurro della Dda. L’indagine, scattata nel novembre del 2013, vide i carabinieri del Comando provinciale eseguire 42 ordinanze di custodia cautelare, di cui 17 in carcere e 15 ai domiciliari, nei confronti di altrettanti soggetti coinvolti, a vario titolo, in un vasto giro di spaccio di droga tra Piana del Sele, Castello di Cisterna, Varese e Torino.
Contestata anche l’associazione per delinquere finalizzata allo smercio di sostanze stupefacenti. La pena più pesante, 5 anni e 10 mesi, è stata inflitta all’ebolitano Michele Ginetti, ritenuto capo zona dagli inquirenti: per lui, l’accusa aveva chiesto 12 anni. Queste le altre condanne: 4 anni e 9 mesi a Ciro Abbate di Torre Annunziata; 2 anni e 10 mesi per Raffaele Calandra di Battipaglia; 1 anno e 4 mesi per Vincenzo Cozzo (pena sospesa) di Camerota; 3 anni per Natale D’Alessandro di Nocera; 3 anni e 6 mesi per Ilario Darino di Eboli; 1 anno e 10 mesi per Leopoldo Ferullo (pena sospesa) di Salerno; 4 anni e 10 mesi per Giuseppe Gallo di Torre Annunziata; 2 anni e 10 mesi per Sabrina Ginetti di Eboli; 3 anni a Gennaro Marrazzo di Battipaglia; 2 anni e 10 mesi per Sabrina Mazzara di Eboli; 1 anno e 10 mesi per Marco Parisi (pena sospesa) di Salerno; 4 anni e 2 mesi per Mario Ruggiero di Eboli; 3 anni e 6 mesi per Orlando Santimone di Eboli; 2 anni e 6 mesi per Domenico Stabile di Baronissi; 3 anni e 6 mesi per Daniele Vitale e Luciano Ursi, entrambi di Eboli.
Assolti per non aver commesso il fatto Adolfo Ardovino e Pietro De Marino di Salerno, Giovanni Mazzocchi ed Alfonso Nicotera di Eboli, Andrea Saturno di Camerota ed il giovane Eustachio Voza di Capaccio.
Nei prossimi giorni scatterà invece il processo a carico dei 29 imputati che, invece, hanno scelto il rito ordinario.