BATTIPAGLIA. Duemila battipagliesi sono scesi in piazza questa sera contro la realizzazione dell’impianto di compostaggio presso lo Stir, sulla zona industriale.
Chiamati all’azione dal comitato “Non vogliamo il sito di compostaggio a Battipaglia”, i manifestanti sono partiti intorno alle ore 19.15 da piazza Amendola. Dopo aver percorso via Mazzini, via Pastore, piazza Ferrovia, via Roma e di nuovo via Mazzini, il gruppo si è riunito in piazza Aldo Moro, di fronte al municipio, per un dibattito finale. In capo al corteo i tamburi e le danze della Murga. Hanno preso la parola dal palco Stefania Battista, portavoce del comitato, la sindaca Cecilia Francese, il consigliere comunale Gerardo Motta.
La città di Battipaglia ha chiarito a gran voce, talmente alta da arrivare alle orecchie della Regione Campania, di non volere un impianto di compostaggio sul territorio cittadino. Sono 35.800 le tonnellate di rifiuti, ogni anno, che potrebbero giungere a Battipaglia. E l’impianto presente ad Eboli, in realtà a poca distanza dal confine con Battipaglia, dovrebbe essere portato a circa 75mila tonnellate l’anno.
«Noi non siamo contro il compostaggio come sistema di trattamento dei rifiuti, ma non deve essere realizzato a Battipaglia – ha chiarito Stefania Battista dal palco – vogliamo che vengano rispettati i patti. Nel 2002 questa città ebbe l’assicurazione dal Governo, attraverso il Commissario straordinario, che non sarebbero stati allocati sul territorio comunale altri impianti di trattamento rifiuti e che cave e discariche sarebbero state bonificate. Quel protocollo non è stato rispettato.
La Comunità europea prevede che le popolazioni siano consultate e che l’impatto sul territorio non sia lesivo della vivibilità. In questo caso la popolazione non è stata ascoltata, anzi, neppure informata in tempo utile. Abbiamo già lo Stir, sei impianti privati di trattamento rifiuti, oltre allo Stir e al vicinissimo compostaggio di Eboli. Ed il problema dei cattivi odori non è di quest’anno, ma lo subiamo da tempo. Questa estate abbiamo superato, però, tutti i limiti di tollerabilità. Dire, perciò, che si tratta di un problema passeggero e risolvibile ci può solo far adirare ancora di più. Per questi motivi non vogliamo altri impianti. Bonificate il nostro territorio, controllate l’esistente. Fateci vivere».
Dal canto suo, il Comune di Battipaglia questa mattina ha continuato l’azione amministrativa con due provvedimenti. Il primo, redatto dall’ufficio tecnico, consiste in una nuova scheda di valutazione dell’impatto da odori. Dovrebbe consentire controlli più efficaci sulle emissioni odorifere dei nuovi insediamenti industriali. Un secondo provvedimento, invece, ha invitato il settore avvocatura del Comune ad intraprendere azioni giudiziarie contro la costruzione dell’impianto di compostaggio a Battipaglia.
Nel corso di tutta la giornata di oggi, sono intervenuti a sostegno della manifestazione – e contro il compostaggio a Battipaglia – anche gli ex candidati a sindaco Pietro Ciotti e Vincenzo Inverso, la Confcommercio, l’associazione di commercianti Rinascita, la Uiltec di Salerno.
Il corteo
Le parole della sindaca Cecilia Francese
Le parole di Gerardo Motta
Il comizio finale
(video da Battipaglia1929)