EBOLI. Esplosione nel palazzo Merola, al rione Borgo di Eboli. Feriti quattro residenti, in via Europa. La deflagrazione è avvenuta ieri alle 16.30, in un’abitazione al terzo piano. La pensionata era andata via, temendo di essere sfrattata nei prossimi giorni. Ieri mattina i vigili urbani sono giunti in zona, per sottoporla a un trattamento sanitario obbligatorio.
La signora Ida avrebbe lasciato la stufa accesa su un divano letto, all’ingresso dell’abitazione. Nell’appartamento c’erano sei bombole ma non sono esplose. I vigili del fuoco avrebbero rinvenuto anche delle armi da fuoco, appartenute a un parente della donna.
A provocare il botto è stata una bomboletta spray, secondo i vigili del fuoco. Gli inquilini sono fuggiti per le scale: «La visibilità era scarsissima, il fumo acre ci ha intossicati», racconta Giuseppe Cicalese, dirigente del Pd, uno dei residenti ricoverati in ospedale. Al quarto piano abita l’assessore Lazzaro Lenza. A lui è andata meglio, il fumo non lo ha intossicato.
Oltre a Cicalese, in ospedale sono stati curati Gianluca Fiorillo, Daniele Ruggiero e Michele Marruso. Ferito alla mano anche un infermiere, Giuseppe D’Elia: «Sono salito per le scale, c’erano delle signore anziane al quarto piano. Erano terrorizzate dal fumo, stavano sul balcone di casa e gridavano». L’incendio e il fumo al terzo piano hanno invaso le scale e gli appartamenti: «Abbiamo sfondato la porta di ingresso – ricorda Cicalese – spegnendo l’incendio. La lotta contro il fumo è stata micidiale».
Al pronto soccorso, il primario Cembalo, traccia un bilancio dei feriti: «Sono quattro, tutti con lievi intossicazioni». In zona sono giunti i vigili urbani che hanno chiuso al traffico il quartiere Borgo. Ieri sera, la causa dell’esplosione era ancora ignota: «Nell’appartamento abbiamo rinvenuto sei bombole, poteva saltare in aria tutto il palazzo», racconta Matteo Memoli, caposquadra dei vigili del fuoco.
I vigili urbani, ieri mattina, sono passati in zona con un’assistente sociale. La donna al terzo piano doveva essere sottoposta a un trattamento sanitario obbligatorio. Il sindaco aveva firmato le carte nei giorni scorsi. Giunti in via Europa, i vigili non hanno trovato la pensionata e sono andati via. Nel pomeriggio c’è stata l’esplosione.
«La signora Ida viveva in condizioni disumane – raccontano le donne del quartiere – domenica scorsa è venuta una ditta di pulizie, è andata via con cinque sacchi neri, erano pieni di rifiuti». Una donna sola, abbandonata a se stessa. Così viene descritta la signora Ida. La pensionata temeva di essere sfrattata. È andata via dall’appartamento, ieri, lasciando la stufa accesa su un divano letto, sapendo forse cosa sarebbe successo poche ore dopo.