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Chi è Antonio Campione? La storia dell’imprenditore dall’affaire California all’usura a Eboli e Battipaglia

Chi è Antonio Campione: ecco una ricostruzione dell’imprenditore di Battipaglia. La sua storia dall’affaire California all’usura e i suoi rapporti con Maiale a Eboli.

Antonio Campione: chi è?

Chi è Antonio Campione, noto imprenditore battipagliese operante nel settore immobiliare? Il curriculum vitae di Antonio Campione è costellato da un massiccio carico di attività imprenditoriali, alcune delle quali legate al clan malavitoso di Giovanni Maiale, operante nella Piana del Sele e, in particolare, tra Eboli e Battipaglia.

Il processo California

Il suo nome, in effetti, è il più rilevante tra tutte le personalità dell’universo dell’imprenditoria cittadina che si resero protagoniste dell’affaire California, il lungo percorso giudiziario che dal 1992 al 2007 ha cercato di ricostruire i legami tra la criminalità organizzata – i Maiale, appunto, e il clan Pecoraro, scopertisi uniti sotto l’insegna della confederazione camorristica della Nuova Famiglia di Carmine Alfieri – e la classe politica e manageriale battipagliese.

In seguito al processo California, tra il 2007 e il 2008, a Campione – oltre che a Cristaino – furono confiscati beni per milioni di euro, milioni che l’imprenditore aveva reinvestito in possedimenti e in acquisizioni societarie per conto della malavita.

Correva poi l’anno 2009 quando l’Ufficio Misure di Prevenzione della Procura della Repubblica emise ai danni del businessman battipagliese un procedimento preventivo antimafia, obbligandolo con la misura personale della sorveglianza speciale a non abbandonare il comune di residenza: tutto ciò in seguito alle indagini che portarono a individuare in Campione il cassiere della cosca camorristica dei Maiale.

L’Appello e la Cassazione

La quaestio, poi, fu affrontata dalla corte d’Assise, poi da quella d’Appello e, infine, dalla Cassazione. Alla fine del travagliato iter giuridico, nel 2013, all’imprenditore, giudicato colpevole, furono sequestrati circa 28 milioni di euro tra partecipazioni societarie, case, terreni, automobili e conti correnti (precisamente tre): una massiccia mole di beni, insomma, che era stata comunque oggetto, anche in quel caso, di sospetti trasferimenti, dal momento che buona parte dei possedimenti era stata intestata dall’affarista alla moglie, Maria Coppola, e ai figli, Adriano e Marco, quest’ultimo consigliere comunale negli anni dell’amministrazione Santomauro, eletto dapprima tra le fila di Etica per il buon governo e poi passato al Partito Democratico.

La frequenza con cui il nome di Antonio Campione viene accostato a reati di natura economica, tuttavia, se riletta alla luce delle continue confische e dei molteplici provvedimenti ai quali l’imprenditore è stato soggetto, testimonia un’incredibile capacità di recuperare fior di quattrini in archi temporali parecchio ristretti e, soprattutto, una sorprendente tendenza a gestire l’ingente patrimonio seguendo una spiccata indole criminosa.

Il processo Maiale

Sognando California, insomma, Battipaglia è riuscita davvero a divenire per qualcuno una novella e pionieristica miniera d’oro. Una febbre aurea che non conosce crisi. Poi dopo la vicenda dell’usura del 2015 si erano perse le tracce. Salvo poi ritrovarlo faccia a faccia con il suo vecchio mentore: Giovanni Maiale, in un processo in cui lo stesso Campione appare come parte lesa.


Le Cronache

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