Cronaca Salerno, Salerno

Eboli, indagine Cariello, le rivelazioni dell’imprenditore La Marca: “Mi chiedeva soldi per cerimonie”

Spuntano nuove rivelazioni per quanto riguarda la vicenda che ha portato all’arresto del sindaco di Eboli, Massimo Cariello. Secondo quanto dichiarato al Pm dall’imprenditore Gianluca La Marca, il primo cittadino avrebbe chiesto soldi per le cerimonie in cambio di favori.

Eboli, arresto di Massimo Cariello: le rivelazioni di La Marca

Emergono nuovi particolari inerenti alla vicenda che ha portato all’arresto del primo cittadino ebolitano, Massimo Cariello. L’inchiesta nasce da un altro procedimento penale: quello a carico dell’imprenditore caseario Gianluca La Marca.

Soldi per un permesso amministrativo

Secondo quanto riportato da “Le Cronache, l’imprenditore avrebbe consegnato del denaro al sindaco al fine di ottenere provvedimenti amministrativi. Giuseppe La Marca aveva presentato richiesta di un permesso di costruzione per la realizzazione di un nuovo insediamento destinato alla alla produzione di latticini e derivati del latte.

Era stato anche presentato il progetto di quanto si intendeva realizzare. Nel giugno 2016 il responsabile dell’area urbanistica, Giuseppe Barrella rilasciò il permesso a costruire.

Il rapporto tra Cariello e La Marca è venuto fuori sia grazie alle intercettazioni telefoniche che alle dichiarazioni dell’imprenditore agli inquirenti.

La Marca: “Cariello chiedeva i soldi delle cerimonie a me”

Il 30 giugno di quest’anno, come riportato in un articolo del “Quotidiano del Sud” a firma di Peppe Rinaldi, l’imprenditore è stato sentito di nuovo dal Pubblico Ministero. A La Marca viene chiesto una sorta di approfondimento di quanto già dichiarato in un altro procedimento a proposito dei suoi rapporti con il primo cittadino.

Il sostituto procuratore domanda: “Lei dava soldi al sindaco anche prima di essere eletto? Quanti soldi ha dato a Cariello?”, e La Marca risponde deciso affermando che “non aveva un taccuino su cui annotare ma ad occhio e croce si parla di circa 25/30mila euro. Cariello mi diceva sempre “nun té scurdà che io faco’ semp’ o sindaco” e allora per non inimicare io…». E ancora: «Cariello mi disse “vedi che a maggio teng’a fa i comunioni ò matrimonio…una volta mi fregava 500 euro, un’al tra volta 1000 perché aveva fà la busta”.

 

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