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Eboli, Carmelo Conte torna in campo

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EBOLI. Dopo la doccia fredda dello scioglimento del Consiglio comunale di Eboli, a seguito delle dimissioni collettive di di 17 Consiglieri comunali: 9 del PD, 4 di “Eboli Libera” (Luca Sgroia, Mario Di Donato, Pietro Mazzini, Gerardo Lamanna), 3 Riformisti el PD (Salvatore Marisei, Carmine Campagna e Antonio Petrone), 2 Rinnovatori del PD (Armando Cicalese e Cosimo Marotta); 8 di centrodestra, 3 del Nuovo Psi (Massimo Cariello, Santo Venerando Fido, Mario Domini), 2 di Forza Italia (Damiano Cardiello, Vito Busillo), 1 di Fratelli d’Italia-AN (Lazzaro Lenza) e 2 del Nuovo Centro Destra (Emilio Masala e Mauro Vastola), che hanno disarcionato il Sindaco Martino Melchionda e la sua Amministrazione con la conseguente nomina da Parte del Prefetto di Salerno del Commissario Prefettizio Vincenza Filippi, ci sono state una serie di schermaglie tra i vari gruppi politici sia a destra che a sinistra.

E sia a destra che a sinistra si è aperta la lotta innanzitutto alla candidatura, ma anche all’accaparramento dei simboli e conseguentemente delle coalizioni. Simboli e coalizioni che restano incerti e in attesa di definizione e di attribuzione, e se a destra, per il momento la contesa è tra: Massimo Cariello, che subito è partito in quarta con “La Casa delle Idee“, un progetto civico che coinvolge alcune associazioni e movimenti, oltre che il suo Partito, il Nuovo Psi; e Damiano Cardiello che viene sponsorizzato da Forza Italia e Fratelli d’Italia, anche se pare nelle ultime ore vi sia stato qualche distinguo nel Partito dell’ex Cavaliere, poi subito smentito dal coordinatore cittadino Pierluigi Merola; a sinistra, dalle parti del PD con Fatti per Eboli, e dei suoi alleati IDV e API, le cose stanno proprio male soprattutto per l’enorme numero di candidati che a vario titolo sono emersi all’indomani dello scioglimento, mostrando in maniera evidente quanta confusione regna in quella coalizione e quanto il Partito Democratico sia rimaneggiato, confuso, stordito e diviso dalle lotte intestine.

Il primo a muoversi, avvertendo l’immobilismo tattico del PD è stato l’ex On. Antonio Cuomo, che indipendentemente da come va a finire e a meno che non ci sarà un “forte” richiamo dai vertici nazionali, è deciso ad affrontare una Candidatura a Sindaco sorretto da quattro liste civiche. Gli altri aspiranti candidati, tutti in quota PD, non sono da meno e nessuno intende rinunciare a partire dall’ex Presidente del Consiglio comunale Luca Sgroia, anche se visibilmente in difficoltà, specie dopo le sue dimissioni e dopo aver procurato con il suo gruppo lo scioglimento del Consiglio. Non sembra abbiano intenzione di rinunciare sia l’ex Vice Sindaco Cosimo Cicia, che in condizioni normali e con un partito normale sarebbe dovuto essere in poll position per la candidatura, così come non recede l’altro candidato già “braccio destro” di Melchionda, Vincenzo Caputo che ha seguito i suoi due consiglieri “Riformatori” che lo hanno proposto ma che lo hanno anche allontanato dal suo riferimento politico. Resta sempre in pista ed è sempre più convinto di essere il candidato del Centro sinistra l’ex Consigliere Fausto Vecchio, fino a qualche mese fa capogruppo di Forza Italia e ora pare sponsorizzato dall’ex Sindaco e pare anche da un primissimo esponente del PD salernitano. Non fa un passo indietro nemmeno l’ex Assessore al Bilancio Adolfo Lavorgna, che al contrario si sente di rilanciare la sua candidatura ritenendo che i suoi contendenti, chi per un verso, chi per un altro hanno consumato le loro change e siano ormai stati superati dagli eventi. Gli altri, quelli che si richiamavano alla così detta Società civile, in buono stile democratico sono stati accantonati, dei loro nomi nessuno ne vuole parlare, ma ovviamente alcuni già avevano seppur non in maniera ufficiale avevano lasciato intendere di non voler essere trascinati in quella che oggettivamente è propprio una brutta storia. In ultimo, dalla parte dei Riformisti di Conte non c’é nessuna avance se non una iniziativa politica che in tre manifestazioni che si svolgeranno in Città nella mattinata del 25 p.v. e nell’intera giornata del 26 ottobre, si ha l’intenzione di rivolgersi ai giovani, alle donne, al mondo della Scuola, della cultura e del lavoro offrendo anche un “canovaccio” di proposte, che come ha detto l’On. Carmelo Conte in conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina presso l’Hotel Grazia di Eboli saranno la base che si vuole offrire al popolo democratico e alla Città per l’inizio di una discussione che necessariamente si deve avviare nella Città, nel PD e tra le forze politiche.

“Il partito è quà” diceva l’ex Sindaco Martino Melchionda il giorno dopo il suo defenestramento alla presenza dei tre muti dirigenti provinciali del Partito Democratico Michele Figliulo, Luca Lascaleia, Antonio Pagano, per sottolineare come quella presenza escludesse di fatto i 9 consiglieri che avevano procurato la fine ingloriosa della sua Amministrazione e come al contrario fossero dalla sua parte e a suo sostegno. Da quel momento non c’é stata una sola pronuncia sulla rovinosa caduta dell’Amministrazione a guida PD di Eboli, da parte dei quadri dirigenti del Partito e da parte del Segretario Provinciale Nicola Landolfi, impegnati come a fare da scudo agli attacchi dei giovani turchi del Partito e dei renziani nei confronti di Vincenzo De Luca, anche lui in rotta di collisione con il PD e sempre più tentato di proseguire per la sua strada verso la candidatura alla presidenza della Regione Campania anche contro il suo stesso Partito.

Sulla base di tutto quello che è accaduto, mentre il PD locale è imploso e nessuno in questo momento si sente fiancheggiato e conseguentemente la politica è a bocce ferme, ecco che a mettere in gioco le palle ci pensa Carmelo Conte, lo fa in una conferenza stampa appositamente convocata, per presentare un progetto, e occupando di fatto il proscenio politico ci tiene a precisare che la sua iniziativa, altri non è che un tentativo di aprire un dibattito, offrendo alla discussione, con i tre seminari che ha organizzato, anche il progetto “Eboli programma Eboli” che sia di base per una discussione più ampia, per tentare di mettere insieme i cocci e dare un senso all’azione politica, spiegando cosa è accaduto e cosa si ha intenzione di fare, e soprattutto dare entusiasmo e contenuti ad un percorso che porti d qui a dicembre anche alla individuazione di figure alle quali poter affidare un programma per la Città. L’ex Ministro è rassicurante e tiene a sottolineare che la sua iniziativa è da considerarsi super partes, per tentare innanzitutto di ripristinare un’agibilità politica della quale se ne avverte maledettamente il bisogno.

“Bisogna aprire una nuova fase – dice Conte elencando ad uno ad uno i punti salienti del percorso che ha in mente di offrire alla base della discussione – E’ un dovere civico oltre che politico dare a Eboli un’Amministrazione di alto profilo programmatico e culturale per rispondere alla crisi “del mal fare” e “del non fare” che, con il concorso delle avverse contingenze nazionali e internazionali, ha messo in ginocchio l’economia locale.

E’ il momento di decisioni coraggiose per mobilitare le energie migliori, capaci per meriti e per preparazione, di accompagnare le nuove generazioni verso il futuro archiviando una fase grigia e deprimente di qualunquismo politico e istituzionale che non ha precedenti.

E’ opportuno – prosegue l’ex Ministro Conte – che i tanti candidati a Sindaco, pur nel rispetto delle loro aspirazioni, facciano un passo indietro, e non si spendano nel tentativo di assemblare liste civiche inanimate e prive di organicità programmatica, e spesso espressione di responsabilità pregresse che si tende a disperdere nella giusta e motivata insoddisfazione popolare strumentalizzandola.

La Gara – per Conte – non può essere tra chi fa più liste, ma tra “chi rappresenta chi”, per che cosa e con chi. Bisogna promuovere una riflessione collettiva sui problemi, individuare ciò che serve ad Eboli e chi, uomo o donna, ha le caratteristiche adeguate per guidare il Comune nel contesto di una politica autenticamente riformista e democratica.

Per concorrere a questa prospettiva – aggiunge Conte – abbiamo elaborato analisi e proposte, nella forma delle tesi, che oggi rendiamo pubbliche con un libretto e sulle quali avvieremo una discussione, a partire da tre seminari che si terranno nell’Aula Magna dell’Istituto Vincenzo Giudice: Sabato 25 ottobre alle ore 16.30, con il tema “Giovani e donne per cambiare”; Domenica 26 ottobre ore 10.00 con il tema “Eboli/programma/Eboli“; e Domenica 26 ottobre alle ore 16.30 con il tema “Cultura Scuola Formazione Lavoro”.

Abbiamo avuto – spiega Conte – la disponibilità di un primo gruppo di cittadini liberi e motivati per avviare la discussione, e confidiamo che altri possano concorrervi, nei prossimi due mesi, per elaborare, lontano dal clamore elettorale, un progetto di Città, che individui con realismo i suoi problemi, indichi e pratichi soluzioni che consentono di guardare anche fuori dalle sue mura.

Eboli – conclude l’On. Carmelo Conte lanciando con uno slogan quello che potrebbe essere un motivo di entusiasmo e di – deve diventare il nucleo della “CITTA’ DEL SELE” con i Paesi vicini, e interloquire e decidere alla pari ovunque, a Salerno come a Napoli. E’ l’ora di uomini e donne che non si pieghino alla subordinazione politica e territoriale e operino con disinteresse e passione“.

Il messaggio è forte e chiaro, sia dal punto di vista dei contenuti, dal momento in cui si ritiene di rilanciare una Città che deve riappropriarsi di una sua identità e aspirare ad avere un ruolo politico e un ruolo territoriale e per questo ritiene che per poter realizzare questo progetto “Bisogna dare contributi di passione“, che dal punto di vista delle strategie nel momento in cui si indica anche un tempo, “dicembre” perché si faccia una prima summa e si possa passare ad una seconda fase, quella organizzativa ritenendo di affidarsi alle Primarie, se non si dovesse giungere ad una indicazione condivisa, primarie che per Conte rappresentano comunque la migliore soluzione rispetto alla semplificazione che in questo momento si deve auspicare.

Insomma tra le righe si comprende anche un’altra cosa, cioé che “il Partito non è li” dove indicava l’ex Sindaco, ma è qui nel momento in cui tutti e tre i seminari sono conclusi da esponenti politici del PD di primo piano come l’On. Valeria Valente, l’On. Massimo Paolucci e l’On. Michele Rostan, e soprattutto il Partito sta sempre dalla parte di chi si organizza, promuove azioni politiche e programma soluzioni pcredibili,

Sembrerebbe che i Liberi e Riformisti del PD abbiano sotterrato l’ascia di guerra e tentano di ricostruire un percorso di pace dopo tante guerriglie condotte sia nel mentre condividevano percorsi amministrativi con Melchionda e sia quando “espulsi” hanno caratterizzato la loro azione di opposizione con tenacia e talvolta anche sopra le righe. Sicuramente questa nuova veste è da inquadrare anche nei futuri assetti politici che ci riportano ad un’altra motivazione: alla candidatura alle regionali per il PD di Federico Conte, e per raggiungere un buon risultato, un percorso diverso dalla “pace” non sarebbe molto proficuo. (politicamente)

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